La Yamaha scopre le carte al salone di Conia e annuncia il suo nuovissimo tre cilindri P3 in linea ed un ritorno al passato, agli anni 70 e 80, quando la casa giapponese produsse alcuni modelli con il 3 cilindri. Poi è stata solo Triumph a fare di questo propulsore un simbolo che, a parte un paio di Augusta, è quasi del tutto snobbato dalle grandi.
La prima Yamaha a tre cilindri fu la XS750C del 1976, un tricilindrico raffreddato ad aria con tre carburatori Mikuni. Il motore erogava 74 cavalli. Nel 1979 fu la volta della XS 850, da 826cc e 80 cavalli di potenza per arrivare quasi ai 200km/h. Questa moto fu prodotta fino al 1981.
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Oggi Yamaha torna sul tre cilindri con un progetto altamente innovativo, con la fasatura a croce dell’albero motore. Al momento non sono stati comunicati nuovi modelli o modelli già esistenti su cui verrà adottato questo nuovo propulsore, ma si possono fare delle ipotesi su quali potranno essere le caratteristiche ideali, senza che un concetto così rivoluzionario naufraghi nei problemi che possono creare le vibrazioni. Probabilmente la cilindrata dovrebbe aggirarsi intorno agli 800 cc, e il segmento più appropriato per questo motore potrebbe essere quello delle naked. Ma la Yamaha potrebbe anche pensare ad una cilindrata intermedia, se volesse rilanciare per esempio il 675, che sta vivendo un periodo di assoluto anonimato. Comunque ci si attende un annuncio entro un anno, magari giusto in tempo per il salone di Milano o di Colonia del 2013.