Il Booster è uno di quegli scooter mitici, che hanno fatto la storia. Una storia che inizia nel 1985 quando gli ingegneri Yamaha incaricati di progettare uno scooter che lasciasse il segno erano seduti su una spiaggia di Iwata e si fecero venire l’idea di uno scooter che potesse correre sulla sabbia. La Yamaha attiva subito il designer Yasutoki Matsuno e l’ingegnere Masakazu Nakamichi per i prototipi. Niente di facile, per le grosse dimensioni delle ruote, specialmente all’avantreno.
Viene presentato al Motor Show di Tokyo nell’autunno del 1988 ma non riceve grandi consensi, nonostante era stato destinato proprio al mercato interno e a quello statunitense. Anche negli States le cose non vanno bene, ma la svolta arriva dal Salone di Parigi del 1989, dove invece il Booster piace, specialmente a italiani e francesi, che premono per lanciarlo sul loro mercato. Così la Yamaha affida la produzione nel vecchio continente alla MBK, di sua proprietà, e nel solo 1990, primo anno di produzione per l’Europa, nel nostro paese vengono venduti tutti i 4.138 esemplari disponibili. Le reazioni delle riviste specializzate sono buoni, per uno scooter definito agile nel traffico come nessuno, dallo scatto fulmineo e una linea sportiva e per certi versi elegante.
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È subito un successo, tanto che si registrano vendite record, mentre ad aprile 1994 la Yamaha introduce il freno a disco anteriore e altre modifiche per renderlo più sicuro e migliorarne le caratteristiche. Il Booster diviene così da scooter multiuso a vero status symbol degli adolescenti e dei ventenni. Incredibilmente Yamaha lo sostituisce con un altro modello nel 1995 ma la clientela non gradisce e le vendite precipitano a tal punto che subito nel 1996 la casa dei tre diapason lancia sul mercato il Booster Spirit e poi varie versioni del Next Generation.
Il Booster non perde un colpo, nel 1998 in Italia si registrano 54mila esemplari venduti e nel 1999 si celebra il milionesimo esemplare prodotto. Nel 2004 il Booster viene del tutto rinnovato, con dimensioni più generose. Lo scooter piace ancora e Valentino Rossi ne diviene un tester in pista per un giorno nel 2013, mentre il Booster diventa anche il protagonista di un videogioco. Oggi è ancora un’icona insostituibile.