Con i suoi 114 metri di lunghezza fuori tutto, la colorazione bianca e blu e la sua linea sobria, si colloca tra i primi yacht privati al mondo.
Progettato e costruito dai cantieri Kusch Yachts e varato in Germania nel 2000, è stato acquistato “usato” nel 2002 da Abramovich, il precedente proprietario era un uomo d’affari americano.
Dopo l’acquisto è stato rivisitato secondo i desideri di Abramovic, oltre ad una nuova plancia di poppa più lunga, ha voluto rinnovare gli interni sui quali ovviamente è trapelato, come per tutti i super yacht, ben poco.
Un ulteriore ritocco è stato effettuato quest’anno in Florida e ha riguardato l’impianto di depurazione e ricircolo delle acque di scarico.
Siamo certi che nel passaggio di proprietà Le Grand Bleu sia stato dotato di fantascientifici dispositivi di sicurezza, questione che notoriamente sta molto a cuore al magnate russo che ha previsto per la prossima barca anche un sistema antimissili.
La motorizzazione di questo yacht è affidata a una coppia di propulsori Deutz da 4.570 cavalli, dichiarata dal cantiere costruttore ma altre fonti segnalano una coppia di Wartsila da 3.600 cavalli.
Anche se continua a disporne, nel 2006 Le Grand Bleu sarebbe stato donato da Abramovich ad un suo socio d’affari che attualmente risulta proprietario dello yacht, Eugene Shvidler avvistato sulle coste delle Maldive.
Gabriele