La casa svedese sta infatti rivalutando il proprio piano di produzione in seguito all’acquisizione da parte della cinese Geely, avvenuta ormai da qualche mese, ed in questa nuova strategia seconda Jacoby c’è la necessità di staccarsi dall’accostamento con marchi come BMW, Audi e Mercedes.
“Smettiamola di parlare di auto premium, è solo una questione di strategia di prezzi e di marketing, e questo non favorisce Volvo.
Piuttosto dobbiamo concentrarci sulla semplicità scandinava che è la nostra identità, e non copiare i nostri rivali nel settore”, ha detto Jacoby.
Lo stesso Jacoby prevede di vendere 800.000 auto all’anno entro il 2020, oltre il doppio delle attuali 380.000 auto che Volvo prevede di vendere nel 2010 in corso. Secondo il capo di Volvo ristabilire la forza del marchio negli Usa sarà un passo fondamentale nella rinascita della casa.
“Abbiamo perso molto terreno negli Stati Uniti, siamo caduti in basso, ora dobbiamo risalire”, ha dichiarato Jacoby.
La rinascita del marchio ripartirà dalla nuova Volvo V60…