Il tuner BBM Motorsport ha operato sulla VW Golf GTI di settima generazione, realizzando la Golf GTI Plus, che ha una potenza di 300 CV, proprio come la Golf R. La base per il tuning è la GTI Performance, già capace di 230 CV e 350 Nm.
Sono state apportate modifiche all’elettronica, è stato inserito un collettore d’aspirazione in carbonio e nuovo down pipe di scarico, in questo modo il noto 2.0 litri turbo benzina ha raggiunto 300 CV e 440 Nm, vale a dire 70 CV e 90 Nm in più rispetto al modello di partenza.
Tra le altre modifiche si segnalano uno specifico impianto di scarico Supersprint con tubi da 100 mm, un impianto frenante Stoptech con dischi da 328×25 mm e pinze a quattro pistoncini, e sospensioni KW, con altezza variabile da 20 a 55 mm. Completano la dotazione i cerchi da 19″ firmati BBS e con finitura grigio titanio, invece le decals esterne sono realizzate dalla tedesca SFT Carwrap.
Nel listino italiano la versione “entry level” è la 2.0 TSI GTI Bluemotion Technology con cambio manuale, che viene proposta a 30.100 euro, quindi si trova la 2.0 TSI GTI DSG Bluemotion Technology a 32.000 euro per arrivare fino alla 2.0 TSI GTI Performance Bluemotion Technology da 31.150 euro. Questi prezzi si riferiscono alle varianti a tre porte, mentre le versioni cinque porte costano 850 euro in più.
Nella versione “standard” il motore 2.0 TSI (già Euro 6) sviluppa una potenza massima di 220 CV e 350 Nm di coppia massima. Secondo Volkswagen nella versione con cambio manuale i consumi sono inferiori del 18% rispetto alla Golf VI GTI da 210 CV, e del 14% nella versione con il cambio DSG. La versione con cambio manuale e Start&Stop ha consumi medi dichiarati di 6,0 l/100 km, che diventano 6,4 l/100 km nella versione col DSG; le emissioni di CO2 sono rispettivamente di 139 e 149 g/km.