Suzuki ha svolto un campionato abbastanza soddisfacente allestendo una SX4 che ha conseguito piazzamenti interessanti per un esordiente. Le motivazioni, così come Honda ha motivato il suo ritiro dalla Formula 1, anche Suzuki non nasconde che la decisione è derivata dalla pesante flessione delle vendite dei propri modelli.
La flessione secondo la casa giapponese non si risolverà in tempi brevi e per questo Suzuki intende concentrare sforzi e capitali sullo sviluppo della produzione di serie, con particolare attenzione ai propulsori a basso impatto ambientale. Inoltre il prossimo regolamento WRC richiederebbe lo sviluppo di un’auto nuova già per la fine del 2009, quindi con un impegno economico notevole.
Il ritiro Suzuki lascia, per quanto riguarda i team ufficiali, la disputa del mondiale WRC ai tre team superstiti Subaru, Ford e Citroen. Continuerà comunque il supporto Suzuki ai team che disputano i campionati minori come il JWRC, dove compete la Swift 1.6, e nella Suzuki Rally Cup.
Suzuki nel comunicare la categorica decisione del ritiro ha colto l’occasione per ringraziare i numerosi appassionati che hanno sostenuto con vigore il marchio nelle varie prove internazionali. Inoltre ha voluto sottolineare il positivo impatto che la partecipazione al mondiale WRC ha avuto sull’evoluzione dei modelli di serie e sul piano del marketing conferendo una connotazione sportiva al marchio.
Due colpi pesanti in poche settimane al mondo dell’automobilismo sportivo, due defaillance da parte di due aziende solide che devono necessariamente far riflettere sulla triste possibilità di vedere scomparire le principali competizioni sportive, spettacolari ma letali per le economie dei costruttori.