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Todt, la Ferrari è stanca e non malata

Todt non è uno tenero e si sapeva ma quello che ha detto della Ferrari sembra offuscare tutti gli sforzi che il Cavallino sta facendo per cambiare marcia. Ecco cosa ha detto il presidente della FIA di una squadra che ha conosciuto bene e da vicino. 

Todt faceva squadra con Ross Brawn, Rory Byrne e Michael Schumacher e i ferraristi lo ricordano come l’unico team principal che sia riuscito a far andare le cose per il verso giusto a Maranello. Chi ha lavorato con lui sa che era reperibile e attivo 24 ore su 24. Adesso è proprio lui a mettere il dito nella piaga della squadra italiana che non ha certo tenuto alto il tricolore in questa stagione.

Secondo Todt la situazione della Ferrari è complicata anche se sono passati mesi dall’inizio della rivoluzione. Da aprile ad oggi il Cavallino ha provato a cambiare la sua storia principale: ha lasciato andare Stefano Domenicali, il presidente Montezemolo, il motorista Marmorini, Mattiacci e anche il pilota di punta che era Alonso. Adesso si sa che andranno via anche Tombaziz e Fry. Chi o meglio, cosa resta della Ferarri? Todt, riguardo la sua ex squadra dice:

In questo momento, la Scuderia ha bisogno di essere analizzata nel dettaglio e, alla luce di questa analisi, deve ricevere delle proposte per migliorare ma, a mio parere, senza rivoluzionare la situazione. La Ferrari di adesso è come una persona un po’ stanca che va dal dottore. Ma non è malata, è da analizzare. Non userei la parola malata, perché la trovo esagerata. Perché vincere fa parte della storia della Ferrari, ma non sempre si può vincere. Ai tempi in cui ero in squadra, tutti chiedevano quando saremmo tornati in alto. Quando poi abbiamo iniziato a vincere, tutti dicevano ‘Siamo stanci di vedere la Ferrari vincere sempre perché si sa il risultato ancora prima della gara’. Dunque, non si può mai soddisfare tutti, né in uno ne in un altro senso.