Tutti coloro che hanno un’auto e abitano sul territorio italiano potrebbero, di qui a breve, poter sfruttare tutti gli aspetti vantaggiosi dal punto di vista della tassazione, ma al contempo il lato negativo potrebbe essere rappresentato dalla necessità di dover pagare non una, ma diverse polizze rc auto.
Lo scenario a cui stiamo facendo riferimento è quello che è emerso dopo due indagini che sono state portate a termine da parte dell’associazione dei periti assicurativi Aiped e dall’associazione delle carrozzerie, ovvero Federcarrozzieri. Nel corso degli ultimi giorni è stata diffusa una notizia particolarmente interessante, che riguardava la potenziale abolizione del superbollo.
Nel corso degli ultimi dodici anni, questa tassa, stando ovviamente alle diverse proiezioni che sono state realizzate da Federcarrozzieri, ha comportato un costo per gli automobilisti italiani che si aggira intorno a 1,2 miliardi di euro.
Da una parte, di conseguenza, ecco che i proprietari delle vetture potrebbero a breve trovare un vantaggio importante legato all’azzeramento del Superbollo, che venne introdotto dodici anni fa. Dall’altra parte, però, va detto che ci sono novità non proprio così rosee in riferimento alla rc auto e ai sinistri stradali.
Stando a quanto è stato denunciato da parte dell’Aiped, ovvero l’Associazione Italiana Periti Estimatori Danni, ecco che l’intelligenza artificiale sta assumendo un ruolo sempre più di primo piano nel settore dei periti assicurativi. Proprio per questo motivo, un uso sempre più massiccio dei sistemi da remoto, ha portato anche alla realizzazione di perizie in authority, senza dimenticare la diffusione delle videoperizie. È facile intuire come le compagnie di assicurazione facciano sempre più riferimento all’intelligenza artificiale. Di conseguenza, è chiaro che c’è la possibilità che le tariffe rc auto possano alzarsi e nemmeno di poco.
In base a quanto è stato riportato dal numero uno di Aiped, Luigi Mercurio, la situazione in divenire è piuttosto preoccupante. I rischi principali che sono correlati a tutti questi cambiamenti sono inerenti sia agli operatori del settore, che pure ai cittadini e a tutti coloro che stipulano un contratto di assicurazione.
Basti pensare come una perizia che viene portata a termine da remoto piuttosto che mediante l’intelligenza artificiale, o che venga svolta da operatori che non hanno adeguata certificazione e qualificazione, non offre la possibilità di effettuare un accertamento preciso in merito alla complessità che caratterizza normalmente tutti quei danni che possono derivare da un incidente stradale. In poche parole, questo vuol dire che, nel caso di una sottostima dei danni, ecco che l’assicurato otterrà un risarcimento più basso di quanto sarebbe giusto.