Oltre all’aumento del ticket sanitario, infatti, e al ripristino del superbollo (per le vetture, oltre 400 a listino, che superano i 306 cavalli), grazie alla Legge Finanziaria di recente promulgazione, torna in vigore il “dovere”, per ogni automobilista, di sobbarcarsi il costo derivante dall’aumento del FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) e dell’emergenza immigrati (che ormai dura da inizio 2011).
AUMENTO DELLE ACCISE
Tutto questo sarà possibile, come facilmente intuibile, grazie all’aumento delle accise che, almeno sino al concludersi dell’emergenza immigrati, sarà definitivo ed irreversibile.
Contro la decisione, considerata iniqua dalla maggior parte della popolazione, si sono già mobilitati la maggioranza dei benzinai che, per il 27 e 28 luglio 2011, hanno sin dalla scorsa settimana indetto, congiuntamente a moltissime sigle sindacali, uno sciopero generale della categoria e non solo.
LE STIME DELLA FEDERCONSUMATORI
La Federconsumatori, da sempre in prima linea nella lotta per la difesa dei diritti dei consumatori, dal canto suo ha immediatamente divulgato alcune stime in merito al rincaro che, a causa del rialzo delle accise, subiranno i prezzi dei carburanti.
Secondo l’associazione l’aumento di 4 centesimi per ogni litro di carburante peserà per circa 10 euro su ogni pieno di benzina e per circa 12 euro su pieno diesel.
Ciò significa, secondo Federconsumatori, che a fine anno ogni famiglia avrà speso circa 500 euro in più rispetto al 2010.