Un pilota che probabilmente rappresenterà il futuro di questo sport ma che al momento non sembra aver raggiunto la maturità sufficiente a contrastare una leggenda come l’otto volte campione mondiale Valentino Rossi che, con la vittoria di oggi, si porta a 50 punti di vantaggio in classifica e, a 6 gare dalla fine, è come se avesse il titolo in mano.
Seconda posizione, a 11 secondi di distacco per Dani Pedrosa che, grazie alla solita partenza a missile, comanda la gara per alcuni giri e bravo a mantenere un ritmo elevato nonostante lo strapotere Yamaha.
Sorprendentemente bravo Toni Elias che chiude in terza posizione. Il pilota del team Gresini riesce ad ottenere la prima prestazione di rilievo proprio il giorno in cui si ufficializza il nuovo duo di piloti per l’anno prossimo, Melandri e Simoncelli.
In quarta e quinta posizione il duo italiano Dovizioso e Capirossi. Mentre per il primo sembra ci sia l’abbonamento alla medeglia di legno, per il secondo è finalmente un ritorno ad un livello di competitività almeno sufficente.
Sicuramente ci si ricorderà di questa giornata sia per la caduta di Lorenzo, sia per l’assenza per motivi di salute di Casey Stoner; un assenza quella dell’australiano che non è stata assolutamente colmata da Kallio, che se nei giorni scorsi aveva dimostrato un grande talento meritandosi i nostri plausi, in gara ha combinato un disastro facendo cadere anche l’incolpevole Melandri e, non contento, l’ha pure accusato scatenando una mezza bagarre.
