Sia Rossi che Lorenzo avrebbero voluto dimostrare di essere i più forti sulla pista di San Marino ma le loro speranze sono state disattese visto che il Dottore ha sì confermato il suo primato mondiale ma non è riuscito a vincere su un circuito che sperava di conquistare. Lorenzo quasi subito fuori gioco.
Come racconta la Gazzetta dello Sport facendo un po’ di statistiche: per la quinta volta di fila al “Marco Simoncelli” il successo non va a chi conquista la pole, che già nel warm up aveva fatto sentire forte il suo urlo.
A vincere è Marquez e con l’amaro in bocca ci restano Lorenzo e Rossi. Il secondo dei due però, riuscendo a completare la gara a punti (quinto), consolida il suo primato nella classifica piloti tanto che molti si affrettano a dire che il mondiale è suo.
È stato molto bello, la coreografia della gente incredibile, fantastico per me e per questo sport. Peccato per la gara, è stata strana, è un peccato che non sia riuscito a salire sul podio, ma grazie per il supporto. Mi inchino.
Queste le parole del Dottore che ha chiuso quinto ed ora ha 23 punti di vantaggio su Lorenzo che invece non ha completato la gara perché è caduto a 7 giri dal termine. Lorenzo spera allora di vincerle tutte le prossime gare, perché soltanto così potrebbe essere il prossimo campione del mondo. Su Twitter dichiara:
Mi spiace per la squadra e per i tifosi per fortuna sto bene e continuerò a lottare per il campionato. Due gare di fila sfortunate perché le circostanze erano di bagnato e anomale. A Silverstone non ho avuto la fiducia e qui non avevo il passo per scaldare la gomma bene, quindi sono entrato in curva con le slick che erano ancora fredde e ho perso il posteriore. Penso che quest’anno sono stato sfortunato in generale, ma soprattutto in queste ultime due gare, perché avrei potuto vincere entrambe o arrivare secondo, ma queste sono le corse. Negli anni precedenti, il mio rivale in campionato si è schiantato e quest’anno sono io a essere sfortunato, ma non tutto è perduto. Se vinco tutte le prossime gare posso ancora diventare il campione del mondo e non avrebbe importanza in quale posizione Valentino avrebbe finito.