La sella è a soli 69 centimetri dall’asfalto con la promessa di una posizione molto più comoda e rilassata rispetto alle altre rivali della categoria. La parte posteriore, che ospita il passeggero su un comodo sellone con maniglie, è molto filante e decisamente classica per una tourer.
Altra rivoluzione è la trasmissione, completamente automatica. E’ la prima volta che su un mezzo di queste dimensioni e categoria, viene adottato un cambio automatico/sequenziale. Sui blocchetti del manubrio infatti si trovano i comandi per la gestione della folle e della modalità di marcia oltre al selettore del programma sport del cambio automatico o l’inserimento del cambio sequenziale a sei rapporti.
E’ il design la nota distintiva di questa moto, che avvolge il pilota fondendolo nelle sue forme sinuose e arrotondate. La vista frontale è decisamente innovativa, con un faro che occupa in larghezza la carena, non si riscontra nessun “family feeling” con altri prodotti Honda. Il risultato è comunque un muso grintoso e di forte carattere.
Dietro il ridottissimo cupolino, si trova il cruscotto totalmente digitale costituito da un unico pannello lcd.
Il propulsore, di 680 cc. sicuramente è meno graffiante del design della DN-01, ma viene gestito egregiamente dalla ciclistica che non mette mai in crisi il pilota. Tre dischi con abs garantiscono frenate sicure e pochissimi spostamenti di carico, grazie anche al baricentro molto basso della moto. Da migliorare sicuramente la protezione aerodinamica quando si viaggia fuori città, ma dai primi approcci alla DN-01 si capisce che è una moto votata a tranquille passeggiate sui lungomare più trendy dove certamente attirerà non pochi sguardi.
Gabriele