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Ammortizzatori di sterzo, dedicati a chi ama pieghe e velocità

I centauri più esperti conoscono il piacere di una guida personalizzata al massimo in ogni dettaglio, e il comparto di forcelle e ammortizzatori non è assolutamente da sottovalutare. In sostegno dei motociclisti c’è la sicurezza di un marchio come Ohlins.

Chi ama viaggiare spedito in motocicletta sa quanto è importante personalizzare il comparto tecnico del proprio mezzo, intervenendo per sostituire le componenti originali del produttore con i pezzi proposti dal settore aftermarket, che in genere consentono notevoli benefici sia dal punto di vista prestazionale che di sicurezza. Prendiamo ad esempio il comparto degli ammortizzatori di sterzo, elemento decisivo per tenere aderenza anche in curva ed evitare le cosiddette “sbacchettate“, che destabilizzano la posizione di guida e rischiano di avere effetti pericolosi. C’è un nome che viene subito in mente a questo proposito, ed è sulla pagina dedicata dal portale di Omnia Racing, sito di ecommerce specializzato in accessori per motociclisti e componenti aftermarket, che il binomio Ohlins – ammortizzatore di sterzo trova la sua più evidente espressione, con un ricco catalogo composto da oltre 200 modelli, a seconda delle esigenze e della tipologia di moto che abbiamo a disposizione.

Ultime novità. L’azienda svedese continua a rappresentare infatti il punto di riferimento per tutti i biker che intendono apportare modifiche all’impianto di ammortizzatori, e di sicuro non intende decelerare per quanto riguarda la ricerca di soluzioni sempre innovative e di qualità. Ne è un esempio pratico uno degli ultimi modelli di ammortizzatore di sterzo Öhlins, realizzato in versione specifica per la moto Yamaha MT09 Tracer: l’effetto immediato di questo componente aftermarket è di migliorare la comodità generale di guida e anche la precisione dell’avantreno della due ruote giapponese, con notevole impatto anche sul lato del design e dei dettagli estetici, grazie a uno stile elegante e accurato. Se servisse ancora qualche incoraggiamento, basta poi citare che l’ammortizzatore si installa in maniera molto semplice e in breve tempo, seguendo semplicemente le istruzioni riportate e utilizzando l’apposito kit di attacchi dedicati, e che e l’ampia possibilità di settaggio e la precisione del sistema di pressurizzazione consentono, in definitiva, di poter raggiungere il prefetto feeling di guida, migliorando la le sensazioni al volante e, soprattutto, rendendo la propria moto più agile e sicura.

Il rombo italiano. Gli amanti del brivido e della velocità hanno atteso il lancio della nuova Ducati Monster
1200
, la più potente mai prodotta a Borgo Panigale con i 160 cv di potenza massima a 9.250 giri/min, con una coppia massima di 131,4 Nm a 7.750 giri/min. Per questo “mostro” di bellezza e forza, ovviamente, il brand italiano ha puntato sulla collaborazione con Ohlins per quanto riguarda il comparto di sospensioni e ammortizzatori: all’anteriore si trova infatti una forcella Öhlins da 48 mm con trattamento TiN sugli steli, che sono inoltre completamente regolabili e anodizzati in nero, mentre nel lato posteriore si è scelto un ammortizzatore Öhlins, completamente riprogettato, sempre regolabile ma fissato direttamente sul cilindro verticale da una parte e sul forcellone monobraccio in alluminio dall’altra. Queste soluzioni consentono di tenere sotto controllo l’incredibile potenza della super-naked Ducati, diminuendo il rischio di sbavature alla guida e ottimizzando il feeling con la moto.

Qualche problema. Non sempre le cose però filano liscio, a prescindere dalla soluzione che si adopera sulla propria due ruote; e non è detto che i componenti aftermarket, pure tanto criticati, risultino “inutili” rispetto a quelli originali. Proprio di recente, ad esempio, la Kawasaki è stata costretta a richiamare alcuni esemplari di moto ZX-10R 2016 (codice di mercato: ZX1000S) a causa di un problema potenziale derivante da un “eccessivo serraggio delle viti di montaggio staffa ammortizzatore di sterzo, con conseguente potenziale interferenza della staffa con lo sterzo, causa possibile rottura di una od entrambe le viti”. Per questo, il marchio giapponese ha avviato il richiamo delle moto, provvedendo in modo gratuito a sostituire le parti interessate.