Il costruttore britannico Mini è stato in grado, da qualche giorno, di stabilire un interessante livello di vendite: stiamo parlando del numero di esemplari che è riuscito a rilasciare sul mercato americano, che hanno superato le 500 mila unità.
Si tratta di una soglia che è stata raggiunta in poco più di dieci anni e che ha consentito a MINI di elevare notevolmente la sua fetta di mercato sul territorio a stelle e strisce.
Dopo il primo bilancio relativo al mercato americano che è stato raccolto nel 2002, ovvero il primo anno in cui MINI è arrivata su questo mercato, il brand appartenente ai tedeschi di BMW era stata in grado di rilasciare in commercio un numero di modelli piuttosto basso, che si aggirava intorno alle 25 mila unità.
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Non c’è molto da tergiversare: la partenza di MINI sul mercato americano è stata decisamente con il freno a mano inserito, ma era anche piuttosto facile da prevedere, dal momento che negli Usa pickup e SUV dalle elevate dimensioni hanno sempre recitato la parte del leone.
Dopo il primo decennio di commercializzazione del marchio MINI in America, però, ecco che i risultati sembrano essere decisamente migliori e il freno a mano è stato disinserito finalmente: complessivamente, si stimano 66 mila immatricolazioni nel corso dello scorso anno.
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Il marchio inglese è stato in grado, quindi, di ottenere un cospicuo aumento nelle vendite sul mercato a stelle e strisce, riscattando l’opaco inizio avuto nel 2002.
Mini, ormai, può contare su una gamma di vetture particolarmente ricca e variegata, che comprende sette esemplari, di cui l’ultimo rilasciato sul mercato è la nuova Paceman svelata nel corso dell’edizione 2012 del Salone di Parigi.
