Continua in maniera molto importante il processo di rinascita del marchio britannico Mg. Prima c’era stato il lancio sul mercato del suv elettrico Zs Ev e adesso chiaramente c’è grande attesa per l’esordio del nuovo modello Hs, che può contare su un’interessante tecnologia ibrida plug-in, che dovrebbe sbarcare sul mercato del Vecchio Continente a partire dai primi mesi del prossimo anno.
Mg Hs plug-in hybrid, arriverà nel primo trimestre del 2021
Infatti, la nuovissima Mg Hs plug-in ibrida dovrebbe sbarcare nel primo trimestre del prossimo anno. L’obiettivo è certamente quello di rinverdire dei fasti che, al momento, appaiono particolarmente lontani, soprattutto tenendo conto di come il marchio sia praticamente scomparso nel 2005 dai radar.
Il processo di rinascita, però, c’è stato anche se chiaramente è stato particolarmente lento. C’è la mano, in ogni caso, dei cinesi. Prima merito della Nac, mentre dal 2007 ad oggi va dato atto del grande lavoro che è stato svolto da parte della Saic, il più importante gruppo automobilistico che è presente in Cina.
Questa nuova vettura potrà contare su un propulsore turbo benzina da 1,5 litri e 160 cavalli, accompagnato da un motore elettrico da 121 cavalli. Insieme, riescono a garantire una potenza che arriva fino a 254 cavalli, in modo tale da consentire uno sprint da 0 a 100 chilometri orari in soli 7,5 secondi.
Da mettere in evidenza anche come questa nuova vettura possa contare pure su una trazione anteriore e una trasmissione garantita da un cambio automatico a 10 velocità, che è stato realizzato appositamente per ottimizzare l’erogazione della potenza non solo da parte del propulsore termico, ma anche dallo stesso motore elettrico. È importante sottolineare come l’autonomia sia stata aumentata, grazie ad una batteria agli ioni di litio da ben 16,6 kWh, in grado di toccare fino a 51 chilometri che si potranno percorrere usando solamente la modalità elettrica. Inoltre, interessante notare pure come si ricaricare mediante l’apposita presa che è stata collocata dalla parte opposta rispetto a dove viene di solito collocato il bocchettone per la benzina. Dal punto di vista delle emissioni, le prime indiscrezioni parlano di una diffusione di 43 grammi di anidride carbonica al chilometro.