Un talento limpido ma sfortunato, tanti gli infortuni e tanta la sfortuna che hanno condizionato la cariera del giovane pilota ravennate.
Gia a 5 anni in BMX iniza la sua cariera, a 8 passa alle mini-moto diventando nel 1992 e nel 1994 campione del mondo.
Passa nella 125cc nel 1997 come collaudatore della Honda e, grazie ad un infortunio capitato a Mirko Giansanti esordisce a Brno.
Nel 1998 sempre sulla Honda si classifica terzo con 202 punti vincendo due Gp (Assen e Brno) e finendo sul podio per ben 8 volte.
Nel 1999 sempre in 125cc Melandri iniza la stagione in modo disastroso ( 0 punti nelle prime 3 gare ) ma riesce pian piano a risalire la classifica fino a chiudere la stagione al secondo posto, con 226 punti e ben 5 vittorie, battuto per un solo punto dallo spagnolo Emilio Alzamora che non vinse neanche un gara ma si classifico 5 volte secondo e 5 volte terzo.
Il talento riconosciuto da tutti lo portano l’anno successivo in 250cc su una Aprilia ma il ravennate fatica non poco nelle prime stagioni classificandosi 5° nel 2000 e 3° nel 2001.
Nel 2002 i piloti Daijiro Kato e Tetsuya Harada, finora dominatori della classe 250 passano in MotoGp, Melandri ha la strada spianata per la conquista del suo primo mondiale.
Con nove vittorie e 298 punti finali il ravennate, a soli 20 anni, diventa il più giovane pilota a trionfare in questa categoria.
A 21 anni, nel 2003 Marco Melandri esordisce nella MotoGp su una Yamaha.
Gli inizi di Marco nella classe regina sono però traumatici, nelle prime prove del primo gran premio cade e si frattura entrambe le caviglie compromettendo da subito la stagione. Stagione che chiuderà al 15° posto.
Gli anni 2005 e 2006 sono i due migliori per Melandri in MotoGp; passato alla Honda di Fausto Gresini conclude il primo anno, con 2 vittorie, secondo in classifica dietro a Valentino Rossi e l’anno successivo quarto.
Nel 2008 Marco Melandri passa alla Ducati sostituendo Loris Capirossi come compagno di squadra dello straripante Casey Stoner.
Il passaggio alla Ducati doveva essere una grande occasione per Melandri che però non riesce ad adattare il suo stile di guida alla potente moto registrando forse la sua annata più disastrosa, ottenendo come miglior risultato il 5° posto del Gp della Cina.
A fine stagione Melandri rescinde il contratto con la Ducati e firma per la Kawasaki con la quale però non può correre nella MotoGp.
II Team Kawasaki Racing infatti si ritira ufficialmente dalla MotoGP a causa della grave crisi finanziaria che ha colpito l’economia.
Inizia un periodo di incertezza per Melandri che si risolve solo il 1 Marzo con l’ufficialità del nuovo team Hayate Racing, una nuova scuderia con a capo Ichiro Yoda, precedente direttore dalla Kawasaki Racing.
Questa stagione per Melandri rappresenta un’occasione da non perdere, un punto per ripartire e dimostrare che sotto tutta la sfortuna si cela un grandissimo campione.
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