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Lamborghini Temerario, è super il motore ibrido da 920 cavalli

La novità di maggior spessore degli ultimi tempi dello storico marchio bolognese si chiama Lamborghini Temerario e, in effetti, un po’ tutti ne stanno cominciando a parlare assiduamente. Ed è impossibile ignorare questa super novità, dal momento che nasconde nella sua scocca un motore in grado di garantire delle performance davvero di altissimo livello.

Si tratta di un propulsore powertrain ibrido che funziona grazie alla combinazione tra un propulsore V8 biturbo con ben tre propulsori elettrici, tutti dotati di una potenza pari a 110 KW, ovvero 150 cavalli. In totale, è in grado di sprigionare ben 920 cavalli di potenza, oltre al fatto che riesce a toccare i 10 mila giri al minuto.

Sono le performance che spiegano alla perfezione che tipo di mezzo ha realizzato Lamborghini. Snoccioliamo qualche dato per rendere tutto più facilmente comprensibile: basti pensare ad uno sprint da 0 a 100 km/h solamente in 2,7 secondi, mentre il picco di velocità arriva fino a 343 km/h.

Il nuovo propulsore della Lamborghini Temerario, in effetti, rappresenta un vero e proprio gioiellino per tutto il segmento. È interessante mettere in evidenza come la Lamborghini Temerario è in grado di garantire l’erogazione massima pari a 800 cv del motore V8 biturbo si verifica tra 9000 e 9750 giri al minuto, mentre la coppia pari a 730 Nm avviene tra 4000 e 7000 giri al minuto.

Il propulsore elettrico che è stato collocato in posizione P1, nello specifico nella zona che si trova tra il cambio e il motore, è senz’altro un’ottima soluzione per rispondere alla necessità di avere una risposta il più immediata possibile a partire dai bassi regimi.

Come si può facilmente intuire, è da rimarcare come l’efficienza, così come queste straordinarie performance vengono garantite anche dal fatto che questo spettacolare mezzo è dotato di due enormi turbocompressori che sono stati collocati esattamente nella zona a “V” del propulsore e che sono fondamentali per garantire una vera e propria ottimizzazione non solo degli spazi, ma anche della temperatura.

Facile intuire anche il fatto che la capacità di toccare un numero così elevato di regimi di rotazione è legata anche alla decisione di optare per un albero motore piatto, con un angolo pari a 180 gradi tra le manovelle. Si tratta di un tipo di albero, che di solito viene impiegato all’interno dei propulsori da gara, che riesce a proporre un comportamento ineccepibile dal punto di vista fluodinamico, garantendo al contempo un preciso ordine di accensione e un rumore pazzesco.