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Tutto quello che devi sapere sulle colonnine elettriche

Buona parte degli Stati dell’Europa unita sta puntando sull’elettrificazione dei veicoli al fine di raggiungere una sensibile diminuzione delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Le istituzioni di Bruxelles, in accordo con le varie nazioni, hanno predisposto un piano per arrivare a ottenere l’eliminazione del 90% dell’inquinamento causato dai mezzi di trasporto entro il 2050, ma già entro il 2030 si vuole superare il 50%. In questo contesto, il settore automobilistico sta operando per incrementare le prestazioni delle automobili ecologiche e adeguare i prezzi.

colonnine elettriche
colonnine elettriche

Al contempo, le imprese energetiche proseguono nella costruzione capillare di postazioni di ricarica. Ciò agevola gli automobilisti che scelgono un veicolo elettrico. Questo tipo di mezzo è più efficiente a livello energetico al confronto con le vetture alimentate a gas. In particolare, tali automobili producono meno rumore e sono meno inquinanti rispetto a tutte quelle che usano altri carburanti. L’alimentazione per far muovere le vetture arriva dalla batteria, che necessita di energia elettrica, da mettere con regolarità. I produttori stanno mettendo sul mercato mezzi con un’autonomia maggiore e prezzi più contenuti.

Per quanto riguarda la ricarica, l’Unione Europea ha stabilito una tabella di marcia che prevede di disporre sull’intera rete autostradale delle 27 nazioni UE di colonnine ogni 60 chilometri, così da far fronte alle esigenze di auto e camion. Entro il 2025, secondo la road map di Bruxelles, dovranno essere presenti un milione di punti per ricaricare le batterie. Gli acquirenti dei veicolo green possono sfruttare la ricarica casalinga oppure le colonnine elettriche poste in aree pubbliche o private come zone di parcheggio lungo la strada o posteggi di centri commerciali. Per poter trarre vantaggio dalle infrastrutture, è bene conoscere diffusione, utilizzo e novità in relazione alle colonnine installate sul territorio italiano.

Il funzionamento delle colonnine elettriche

La colonnina destinata alla ricarica dei veicoli elettrici è un dispositivo fisso con un collegamento a una fonte per l’alimentazione elettrica. Tale strumento permette di ridare alla batteria della vettura la necessaria energia per lo spostamento e le varie funzioni. La forma assomiglia al classico distributore di benzina, infatti alla colonnina c’è un cavo con un terminale e una spina, al posto della pistola erogatrice, che va attaccata al ”serbatoio” del mezzo di trasporto. L’apposito caricabatterie consente il passaggio di elettricità diretto appunto alla batteria della vettura. I tempi di ricarica sono variabili a seconda della potenza dell’automobile e di quella della colonnina stessa. A tal proposito, si trovano indicazioni utili sul libretto di istruzioni del veicolo. Per il pagamento del rifornimento sono disponibili differenti modalità, che includono anche la formula dell’abbonamento per usare le colonnine di una determinata compagnia, proprio come accade per gli altri carburanti. Sono state concepite anche le applicazioni dedicate da scaricare sul proprio smartphone, per effettuare la transazione in maniera diretta e sicura senza dover usare la carta di credito, altro strumento accettato e utilizzabile grazie al dispositivo posto sulla colonnina stessa. L’importo viene calcolato al termine della ricarica e addebitato secondo il metodo scelto dal cliente. Per quanto riguarda i prezzi e gli abbonamenti, i costi sono variabili a seconda dei proprietari della colonnina stessa, installabile anche in aree private. Infatti, oltre al costo dell’energia, vi è un ricarico da parte del gestore, che può essere anche il titolare. Chiunque può acquistare le colonnine, installarle su un’area di proprietà e metterle a regime vendendo energia agli automobilisti. Sebbene questo tipo di infrastruttura si stia sviluppando e diffondendo sempre di più, può ancora risultare difficile rintracciare le postazioni. Gli automobilisti, però, possono contare sull’aiuto di apposite App, che consentono di individuare le colonnine nei vari territori. Ce ne sono diverse, da Google Maps a quelle più specifiche come PlugShare, ChargeMap, NextCharge e JuicePass. In alternativa si ha l’opportunità di cercare le colonnine ricarica auto elettriche direttamente dal sito o dalle applicazioni della compagnia, come accade con Be Charge. La società di Plenitude, parte del colosso energetico Eni, mette a disposizione una mappa degli oltre 110 mila punti di ricarica attivi in Italia.

Diffusione delle colonnine elettriche in Italia

Gli studi e le verifiche nel settore della smart mobility hanno permesso di analizzare lo stato dell’arte a livello mondiale, europeo e nazionale in relazione alla rete di ricarica. In tutto il mondo, alla fine del 2021 erano presenti più di 1.700.000 postazioni ad accesso pubblico. Tale numero equivale all’incremento del 35% rispetto all’annualità precedente. Il 67% dei punti è considerato ”normal charge”, mentre la restante parte è delle tipologia ”fast charge”, ovvero con una potenza elevata che permette di abbreviare i tempi di ricarica completa della batteria. In Europa, nello stesso periodo i punti dedicati al rifornimento delle auto elettriche ammontava a 340 mila punti, ma solamente il 12% consente di effettuare la ricarica veloce. In Italia, le postazioni erano quasi 27 mila, in media rispetto alla crescita europea, ma con un incremento del 75% rispetto all’anno precedente. Il Bel Paese ha iniziato più tardi a potenziare l’infrastruttura, ma sta recuperando il tempo perduto. Ora, anche grazie alle compagnie del settore, si sta lavorando per installare soprattutto punti fast charge, con una potenza superiore ai 22 kW e con potenza tra i 50 e i 150 kW. Inizialmente, vi era un divario tra Nord e Sud sulla distribuzione di colonnine elettriche, ma ora si sta colmando. Nella parte settentrionale vi erano più postazioni, ma l’area meridionale vede un veloce incremento. Per quanto riguarda la rete autostradale, Lombardia e Liguria guidano la classifica delle regioni con oltre 40 punti a potenza superiore di 50 kW, seguite da Toscana, Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige. I dati registrati nell’autunno 2022 indicano un vero e proprio raddoppio dei punti di ricarica. Grazie ad apposite tecnologie, in Italia si sta sviluppando una rete ”off-grid” per la ricarica mobile. Si tratta di mezzi elettrici che trasportano sistemi di accumulo. Tali veicoli raggiungono il guidatore ovunque si trovi per consentirgli di recuperare l’energia necessaria. Al momento il servizio è attivo in alcune delle maggiori città, ma si prevede un ampliamento. In questo caso si trovano dispositivi con una potenza massima tra i 70 e i 120 kW. Si tratta di una soluzione alternativa alle colonnine, pensata per dare un ulteriore supporto ai conducenti che sono lontani dalle stazioni per il rifornimento elettrico. L’ampliamento in corso della rete di ricarica e l’installazione di colonnine pubbliche e private permette di vedere in breve tempo un’infrastruttura adeguata anche all’incremento di vendite del settore delle vetture ecologiche sul territorio nazionale.