L’anno scorso è stata una stagione particolare per Vettel che non solo ha dovuto fare i conti con una macchina con cui non ha mai trovato il feeling ma si è ritrovato vicino anche un pilota giovane e talentuoso in grado di guadagnare più punti di lui. L’invidia nei confronti dii Ricciardo e la delusione per i risultati non ottenuti, sono stati un mix fatale.
Chris Horner è convinto e racconta che se Vettel non fosse stato chiamato dalla Ferrari, a questo punto ne parleremmo come di un ex pilota della Formula 1 visto che l’anno scorso pensava seriamente al ritiro. Prima di commentare questo passaggio, inseriamo la dichiarazione dell’ex team principal del quattro volte campione del mondo.
Sebastian non ha gradito il cambio di regolamento – ha detto Horner ai giornalisti inglesi a pochi giorni dai primi test ufficiali di Jerez del 1° febbraio – i nuovi motori, le sensazioni di guida, il brake by wire, la riduzione del carico aerodinamico. Si può dire che non era felice. Le vittorie di Ricciardo lo preoccupavano, non si divertiva più. Era come un bambino a cui è stato tolto il giocattolo. Ci ha messo un po’ a metabolizzare la cosa, ha trascorso un periodo di disillusione sull’evoluzione della F1, ha pensato se continuare o meno. Il suo eroe da bambino era Schumacher, e certamente, c’era anche il richiamo della Ferrari. Per tutti i piloti il Cavallino col suo marchio, la sua storia e il suo mito è un richiamo immensamente potente.
In una sola dichiarazione c’è tutta l’ascesa di Vettel e il suo declino. Sempre con la stessa squadra.