Mika Hakkinen parla sul blog della McLaren della rivoluzione dei test che se all’inizio, essendo a ridosso del campionato, erano un test soprattutto per chi sviluppava tecnicamente la vettura, adesso rappresentano una fase importante anche nella carriera professionale del pilota.
Mika Hakkinen ha capito alla fine della sua carriera che i test sono un momento cruciale nella vita professionale del pilota e non rappresentano soltanto il momento in cui i tecnici spingono sull’acceleratore dello sviluppo della monoposto.
Purtroppo i piloti, per rendere quello che la scuderia si aspetta da loro durante il campionato, devono essere carichi fisicamente e mentalmente e questo vuol dire che non possono fare anche i test, oltre che dedicare l’inverno al marketing e alle relazioni pubbliche. All’epoca Hakkinen e Coulthard dissero a Ron Dannis che avevano bisogno di riposo e fu allora che si scoprì l’importantissima figura del collaudatore.
Oggi chi è ingaggiato come collaudatore può usare questo ruolo come trampolino di lancio verso il mondo dei motori, sia che si parli di Formula 1, sia che si faccia riferimento ad altri campionati. È stato così per Alex Wurz e anche per Olivier Panis.
Hakkinen ribadisce poi che comunque lui ha sempre fatto il suo per la squadra, anche nei test perché il collaudatore eccezionale non sarà mai in grado di replicare lo stile di guida del pilota della squadra da cui è ingaggiato. Sulle parti generali della vettura non ci sono grosse differenze nelle prestazioni della monoposto, che sia guidata dal pilota o dal collaudatore ma c’è l’operazione di setup che non deve essere mai trascurata. Ed ora spazio alle foto che sono state pubblicate su Facebook e sul blog della McLaren che con i video e la presenza sui social è di certo una delle scuderie più affascinanti di questo Circus.