Quello della Red Bull, del suo motore poco competitivo e della necessità di trovare un nuovo fornitore, sta diventando il dibattito centrale della F1. In ballo non c’è soltanto la sopravvivenza di una squadra ma l’ulteriore perdita di competitività del Circus.
Horner ha detto di avere una trattativa aperta con la Ferrari e la Mercedes ma Lauda ha smentito tutto. La Mercedes fornirà i motori alla Manor, alla Force India e alla Williams. Non di certo alla Red Bull. Però l’ex campione del mondo sarebbe dispiaciuto se la Red Bull non trovasse la fornitura giusta per tornare tra le squadre più competitive del mondiale.
Ipocrisia? Forse no se poi si ascoltano anche le dichiarazioni di Kvyat e di Ricciardo. Il primo dei due non ha ancora rinnovato il suo contratto. È riuscito a mettersi in evidenza tutto l’anno e la giovane età è dalla sua parte. Un promettente pilota di 21 anni in cerca di una squadra nuova? Non proprio! Kvyat darà il massimo nella speranza di un rinnovo, a lui per il momento spetta di essere veloce, della tecnica e dell’aerodinamica si occuperanno gli ingegneri.
Ricciardo che di anni ne ha 26, ha moltissima fiducia nella squadra perchè ritiene che la defaillance della Red Bull comprometta tutta la F1. Le sue parole sembrano l’eco della dichiarazione di Lauda:
Non ho alcun timore, ho fiducia”, ha dichiarato ad Autosport. “Il team vuole correre, vogliamo essere competitivi. La Red Bull e la Toro Rosso vogliono essere in griglia, per i numeri e per la Formula 1. Abbiamo solo 20 macchine ora, quindi vogliamo vedere tutti i posti occupati. È un bene per lo sport che stiamo in griglia e siamo competitivi. È per questo che ho fiducia che saremo in griglia. Abbiamo dimostrato a Singapore che abbiamo una macchina molto buona. Se avessimo qualche cavallo in più saremmo più avanti in griglia. È quello che vogliamo e i nostri avversari dovrebbero essere attratti da questa la sfida.