Innanzitutto, il KERS (sistema di recupero dell’energia cinetica persa in frenata) rimane, e a beneficiarne quindi potrebbero essere Ferrari e McLaren, le uniche due scuderie che lo utilizzano tuttora, dopo che molti altri team ne hanno abbandonato lo sviluppo nel corso della stagione in corso.
Poi, il sistema di medaglie tanto a cuore a Bernie Ecclestone non sarà messo in atto, il metodo per l’assegnazione del titolo rimane invariato, vince il mondiale chi fa più punti, con la classica formula di assegnazione: 10-8-6-5-4-3-2-1.
Le qualifiche rimangono identiche a quelle attuali, con la sola differenza che essendoci più macchine (saranno 26 l’anno prossimo) dovranno essere eliminati più piloti nel Q1 e nel Q2. Il Q1 da 20 minuti eliminerà 8 piloti (rispetto ai 5 attuali). Altri 8 (e non 5) non passeranno il Q2. Saranno quindi gli ultimi 10 a giocarsi la pole, come accade adesso.
Ma forse la notizia più importante è quella che la Q3 sarà svolta a serbatoi scarichi, quindi non esisteranno strategie e quant’altro, conterà solo chi andrà più forte.
In gara, ed ecco la più grande sorpresa, non ci saranno più i rifornimenti di benzina, quindi probabilmente assisteremo a Gran Premi ben più corti degli attuali, avvicinandosi così ai target della MotoGp, ma questa resta un’incognita che vedremo solo il prossimo anno.
Infine, il peso minimo dell’auto sarà di 620 kg, aumentato rispetto al limite odierno.
