Il nuovo metodo, che Max Mosley avrebbe voluto introdurre da subito, avrebbe laureato campione del mondo non il pilota con più punti totalizzati ma quello con più vittorie nel palmares stagionale.
Seguendo la logica del presidente FIA, e ragionando in maniera retroattiva, il mondiale 2008 lo avrebbe vinto Felipe Massa, per la gioia di tutti gli italiani, e non Lewis Hamilton.
La proposta, che secondo gli ideatori avrebbe acceso la combattività in pista e raffreddato le strategie a tavolino, non è stata accolta con particolare calore; la FOTA, l’associazione dei piloti e dei team di F1, ha manifestato immediatamente il proprio disappunto e palesando il proprio malcontento. Alla protesta si è perfino unito Michael Schumacher che ha pesantemente criticato la proposta FIA dando così manforte mediatica ai piloti.
Grazie ad un cavillo legale la FOTA ha potuto chiedere alla federazione di congelare tutto per la stagione 2009 e di rinviare la discussione del nuovo regolamento per la stagione successiva. Quindi è un nulla di fatto e la classifica del mondiale verrà stilata secondo il metodo consueto.
Anche in questa occasione però abbiamo avuto modo di vedere quanto lontani siano gli atteggiamenti di chi gestisce il circus della Formula 1 e di chi poi in realtà si spacca la schiena (usiamo un eufemismo) per portarlo avanti.
Appuntamento quindi il 29 marzo in Australia e con le vecchie regole.