Non tutto il mondo dei motori finisce con la F1 ed è vero ma è altrettanto vero che in alcuni week-end è impossibile non essere colpiti da quello che succede sui circuiti. Per esempio, le parole di Ricciardo sul motore Renault non sono da trascurare, così come anche l’episodio di Kvyat che ha condizionato un po’ la Red Bull oltre che il pilota.
Ricciardo era possibilista e anche cauto all’inizio della stagione invece già dopo qualche gran premio ha preso coraggio in pista e nella scuderia ha trovato tempo e voglia di parlare del motore che la squadra gli mette a disposizione, un motore Renault che non sarebbe riapparso in F1 senza lo screzio tra Mercedes e Ferrari. Comunque, ecco le sue parole:
“Non ci aspettavamo che la Renault avesse questi risultati con il suo motore, non ci aspettavamo che fosse così diverso da come l’abbiamo lasciato l’anno scorso. Pensavamo che fino a Montreal, quando sono previsti aggiornamenti, il motore non avrebbe avuto grosse modifiche rispetto a quello dello scorso anno –aggiunge Ricciardo – invece sembra che i cambi fatti stiano dando qualcosa in più rispetto a quello che ci aspettavamo. Credo di sì –conclude Ricciardo parlando di un riavvicinamento tra produttore e scuderia – in questo momento non è qualcosa che ritengo improbabile. Se l’aggiornamento va come speriamo potrebbe essere al livello della power unit Ferrari, che con il nostro telaio sarà competitivo».
Intanto cambiano, o meglio sono cambiati gli assetti della squadra e Marko ha avuto la possibilità di precisare che il giovane Kvyat non è stato cacciato, ma gli è stata proposta un’altra opportunità per fare esperienza. Le sue parole sono chiare, anzi, chiarissime:
«Kvyat ha avuto dei problemi quest’anno, non è stato ai livelli di Ricciardo, si è messo da solo molta pressione e purtroppo ha avuto incidenti. A Shangai non ha fatto nulla di male con Vettel, ma in Russia lo ha colpito due volte ed è troppo. Eravamo preoccupati che con tutta questa pressione avrebbe fatto altri errori e sarebbe stato penalizzato, alcuni hanno detto che la punizione non è stata sufficiente – ha detto ancora – così abbiamo deciso di promuovere Verstappen che ci è sembrato pronto per la Red Bull e di dare a Kvyat l’opportunità di riscattarsi alla Toro Rosso. Lui è veloce, non c’è nessun dubbio, e la Toro Rosso sa gestire i piloti giovani, speriamo che entro la fine della stagione mostri il suo valore, non lo abbiamo cacciato, ma solo dato un’altra opportunità».