Siccome la formula 1 è ufficialmente a riposo, in attesa della presentazione della nuova Ferrari, si sente parlare soprattutto dello scongelamento dei motori e delle proibizioni che sono state attribuite alla Honda e soprattutto si sente parlare dei piloti. In primo piano ci sono senz’altro le dichiarazioni dell’alfiere della Lotus Maldonado ma si parla anche del debutto di Felipe Nasr. In vista della prossima stagione, forse, poco contano le dichiarazioni di Maldonado sulle critiche ricevute in questi anni, ma è molto più interessante approfondire i temi legati ai motori, lo scongelamento in primis, e i temi legati ai futuri protagonisti della Formula 1. Uno di questi è il secondo Felipe, che potremmo anche definire il trentesimo brasiliano in Formula 1, vale a dire Felipe Nars.
L’anno scorso ha fatto esperienza come test driver alla Williams e dal prossimo anno sarà uno dei piloti ufficiali della Sauber. Nasr parte in vantaggio rispetto ai colleghi, soprattutto rispetto ai debuttanti visto che ha avuto modo di prendere confidenza prima al simulatore e poi in pista con la Fw36 e con i nuovi motori, durante le prove libere di Bahrain, Cina, Spagna, Brasile e Stati Uniti. Però resta umile e dice:
Per un brasiliano che debutta in F1, c’è sempre grande attesa generata dalla grande tradizione che abbiamo avuto in passato. I brasiliani si aspettano molto dai piloti connazionali, ma arrivare in F1 è una cosa, avere successo in questa categoria è un’altra.
Prima di lui ci sono stati nomi illustri come Senna, Piquet, Fittipaldi, Massa e Barrichello, per cui il 2015 bisogna accettarlo come un anno di prova e alla Sauber non sarà facile anche se Nasr si trova a suo agio con la squadra, ha molto da imparare per diventare un top driver e vuole valutare le performance strada facendo.