Sulla Lotus tutti ripongono numerose speranze perché tra le squadre minori è quella che promette bene, è quella che si pensa possa andare a punti e far dimenticare la scorsa stagione. E poi è motorizzata Mercedes, in pratica una garanzia. In Malesia Grosjean più che una gara memorabile, si è fatto notare per una condotta scorretta.
Il GP di Malesia sarà ricordato soprattutto per quello che è riuscito a fare Vettel, per quello che questo tedesco è riuscito a far provare ai tifosi Ferrari.
Per tutto il resto, per le chiacchiere da bar, c’è sempre la Mercedes, con le sua scuderie satellite al seguito. Oggi si parla ad esempio della Lotus che soprattutto durante le qualifiche si è distinta per una serie di irregolarità che hanno relegato i suoi piloti in posizioni non promettenti della griglia di partenza malese.
Per dire: Grosjean è stato penalizzato di due posizioni per il mancato rispetto dell’ordine di uscita dalla pit-lane in Q3 ed è riuscito a distinguersi, ma non per il meglio, anche Maldonado, che ha subito parecchio la pioggia e non è riuscito ad accedere alla Q3 quindi è partito dodicesimo. Il venezuelano ha detto:
La nostra vettura va bene, ma per colpa del meteo e di un nostro piccolo errore di tempismo in Q1, non siamo dove vorremmo.
In fondo a loro interessa andare a punti e la vettura è in una fase crescente. Molto buona invece la Q3 di Grosjean che anche con la pioggia è riuscito ad indovinare l’assetto corretto della vettura e ha dichiarato:
Era la prima volta sul bagnato con la nuova vettura” racconta il francese “ed è stata tutta una scoperta. Peccato non aver fatto l’ultimo giro sulle intermedie, ma comunque abbiamo indovinato i tempi e fatto bene. Domani ci sarà da battagliare, è una gara lunga, calda e con l’incognita della pioggia.