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Il papà di Bianchi dice che il figlio sta lottando, come sempre

L’incidente di Jules Bianchi, che sia stata soltanto sfortuna oppure sia il risultato di un errore nel sistema di sicurezza del Circus, è stato comunque rovinoso ed ora questo pilota francese della Marussia, lotta tra la vita e la morte.

Dopo l’impatto rovinoso di Bianchi contro la gru che era entrata in pista per soccorrere l’altra macchina incidentata, quella di Sutil, si è capito immediatamente che l’incidente era molto grave. Il pilota della Marussia è stato soccorso e poi portato in ospedale. Non sono state mandate in onda le repliche dell’impatto proprio perché era stato rovinoso.

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I genitori del ragazzo si sono subito messi in viaggio per raggiungere il Giappone e soltanto grazie a loro siamo al corrente di quelle che sono le condizioni di salute di Jules. Il padre del pilota ha parlato con la stampa francese, ha ringraziato tutti per il supporto ottenuto nel paddock e per il calore dei tifosi. Niente da dire sull’umanità che ha circondato suo figlio.

Mentre sulla dinamica dell’incidente sembra meno “tranquillo” e senza sbilanciarsi oltremodo dichiara che è “difficile parlare di un episodio di gara. Ai miei occhi, sembra più di un incidente stradale.”

Adesso la Formula 1 si è trasferita in Europa e in questo fine settimana si correrà il GP di Russia, ma la Marussia, con la testa, è rimasta a Yokkaichi, al Mie General Medical Center dove Bianchi lotta per la vita. Philippe, suo padre, parlando con il quotidiano Nice Matin delle condizioni del figlio, dice:

“Il professor Saillant, insieme allo specialista italiano venuto in Giappone su richiesta della Ferrari, stanno collaborando perfettamente con i neurochirurghi locali. Dunque Jules non potrebbe essere in mani migliori. Non ci sono cambiamenti significativi. Tutti dicono che è in una fase critica. Ma Jules combatte come ha sempre fatto. Come quando corre. Stiamo ricevendo davvero un supporto straordinario che io non avrei mai potuto immaginare, anche se so che Jules è un bravo ragazzo.”