Il GP d’Italia ha sempre attirato tante polemiche ma resta uno dei più spettacolari in programma nel calendario della F1, non fosse altro per il tifo e per l’attesa e per la gioia che su questo circuito è espressa dai fan della Rossa di Maranello e non solo: Montezemolo è tranquillo, infatti e a Repubblica spiega perché.
Montezemolo ha l’esperienza giusta per dire che in fondo le minacce a Monza ci sono sempre state e continueranno ad esserci ma poi il Circus deve ancora trovare il modo, il coraggio e la forza per sbarazzarsi di uno dei più incantevoli circuiti della F1.
“Le minacce al Gran Premio di Monza sono come il panettone a Natale, è tradizione. Ogni volta che si arriva al momento del rinnovo Bernie dice che salterà. Ma non è vero. Certo, ognuno deve fare la sua parte. Le cose belle costano e non si può pensare di non pagarle. Ma, con tutto il rispetto per Baku, pensare di non correre in Germania è già abbastanza deprimente”.
Per risolvere la questione è scesa in campo anche la Lombardia e con un pizzico d’ironia Maroni ha mandato il suo messaggio e la sua proposta ad Ecclestone spiegando che la regione è pronta a stanziare anche 70 milioni di euro per Monza nei prossimi 10 anni, perché:
“Non vogliamo alcuna alternanza con Imola o con il Mugello. Questo (Monza) è l’unico l’unico location dove disputare il Gran Premio d’Italia”.
Angelo Sticchi Damiani, numero 1 dell’ACI è più cauto di Maroni ma lo sostiene nella scelta e nella proposta che dovrebbe oliare il meccanismo e convincere Ecclestone:
Personalmente sono ottimista, ma dobbiamo lavorare insieme. Sappiamo che Bernie vuole azioni concrete e questo è quello che cercheremo di offrirgli. Lui è sensibile alla storia di Monza, ma la Formula 1 ha costi molto elevati e dobbiamo essere in grado di rispettare questi impegni.