Ogni volta che in pista arriva un piccolo campione tutti cercano di capire a chi somiglia nella grinta e nello stile di guida. Stavolta è toccato a Verstappen che dal primo GP ha sempre portato in pista una ventata di freschezza. Fino a che è arrivato il paragone con Senna che nemmeno lui riesce a sopportare.
Che Vettel sia paragonato a Schumacher quasi si può immaginare, per una sorta di analogia anagrafica e di carriera. Entrambi tedeschi, entrambi hanno corso e si sono tolti delle belle soddisfazioni con la Ferrari. Per Verstappen la situazione è diversa perché lui è figlio d’arte ma è stato paragonato non ad un campione tedesco ma a Senna.
Ci si poteva aspettare che fosse apprezzato per la freschezza al volante che ricordava i primi GP dello stesso Vettel ma niente. È stato scomodato il nome del buon Ayrton e il ragazzo, con un’umiltà indiscutibile, ha ribadito quanto segue:
“È un aspetto su cui mi mantengo molto neutrale – dice l’olandese all0 spagnolo AS -. Credo che sia una grande cosa essere confrontato con Senna, ma ogni pilota è diverso, ora tocca a me dimostrare di poter essere accostato a lui”.
Nell’intervista ha parlato anche di alcuni dei suoi colleghi:
“Carlos Sainz (che in classifica ha 31 punti in meno), è un compagno molto veloce e simpatico. Condividiamo i rispettivi dati e per la squadra è molto importante il nostro rapporto: siamo entrambi competitivi ed è un bene. perché mi aiuta a crescere come pilota e penso sia reciproco. Direi che siamo a un livello simile. Raikkonen? Uno un po’ più chiuso di me, con meno emozioni. Alonso è ancora il mio pilota preferito. Ho corso spesso in questa stagione in posizioni simili alle sue e avendolo visto da vicino ho davvero pensato che fosse un pilota molto buono. Ha molta esperienza, e con una monoposto giusta avrebbe vinto più di quanto ha ottenuto finora. Ogni volta che lo incrocio in pista resto impressionato: se la McLaren-Honda riuscirà a fara una buona macchina, Fernando potrebbe vincere ancora dei campionati”.