Alonso è stato parecchio sfortunato quest’anno e nonostante le grandiose presentazioni della squadra, dei piloti, della scuderia e dei motori, questa McLaren non è mai entrata in campionato. Alonso subito fuori dai giochi non riesce a concludere un gran premio senza aver prima passato qualche guaio con la monoposto.
Secondo quanto dichiarato dall’ex ferrarista che aveva dedicato la prima parte dell’anno a criticare gli avversari, adesso la sua scuderia deve pensare al prossimo anno. Insomma è fatta: quest’anno la McLaren non è stata pericolosa ma ha raccolto informazioni sufficienti per pensare allo sviluppo futuro.
Dobbiamo aspettare e vedere quanto la pista sarà adatta alla nostra vettura, ma credo che sarà una via di mezzo – non male come Spa e Monza, ma neppure buono come Singapore, che dopo Monaco e l’Ungheria è stato il terzo miglior circuito per noi. Nei circuiti rimanenti è improbabile che rivedremo le prestazioni di Singapore, ma speriamo di avere ancora la possibilità di ottenere punti e di essere vicini alla qualificazione alla Q3 a volte. Non possiamo aspettarci alcun miracolo che ci renda tutti felici e indichi la direzione per il prossimo anno. Penso che abbiamo solo bisogno di concentrarci sulla vettura del prossimo anno e seguire il programma. Ognuno sta facendo quello che può. Tutti lavorano 24 ore al giorno per migliorare la situazione in tutti i settori, perché abbiamo bisogno di migliorare la prestazione, l’affidabilità e un po’ delle procedure del weekend. E ancora alcune filosofie sulle prove libere, i pit-stop – come abbiamo visto a Singapore – e alcuni errori di guida che facciamo a volte. Tutti abbiamo bisogno di migliorare, dai meccanici ai piloti.