La sentenza è stata emessa oggi ma per conoscerne le motivazioni bisognerà attendere la prossima settimana. Le motivazioni, tuttavia, a questo punto importano davvero poco ai team che avevano promosso il ricorso. Al momento, infatti, la loro principale preoccupazione è quella di apportare le necessarie modifiche al più presto per evitare di incombere in un distacco di punti incolmabile.
I diffusori oggetto del ricorso, nel dettaglio, sono delle appendici aerodinamiche che hanno la funzione di catturare l’aria al di sotto delle auto per aumentarne l’aderenza all’asfalto e la tenuta di strada. Una corsa contro il tempo, quindi, quella di Ferrari, McLaren, Renault, Red Bull e Bmw che andrà inevitabilmente ad incidere pesantemente anche sui costi.
Stefano Domenicali, team principal di Ferrari, ha affermato: “tale decisione ci costringe adesso ad intervenire su elementi fondamentali del progetto della vettura per poter lottare con certe squadre su un piano di uguaglianza regolamentare. Un impegno che richiederà tempo e denaro. Moltiplicheremo adesso i nostri sforzi per riportare la squadra al massimo livello di competitività“.
Per quanto riguarda i tempi si tende ad escludere che i team riescano ad adattare le loro monoposto in tempo utile per disputare la prossima gara prevista per domenica 19 Aprile e quella successiva del 26 Aprile. Si prevede, quindi, che i piloti inizieranno a correre tutti ad “armi pari” nel Gran Premio di Spagna del 10 Marzo. Si spera solo che non sia già troppo tardi per recuperare e cercare di raggiungere Button e il suo team.
Soddisfatto e contento dell’esito del ricorso, ovviamente, è Ross Brawn, team principal di Brawn Gp che ha affermato: “Siamo lieti della decisione. Rispettiamo il diritto dei nostri avversari di mettere in discussione, attraverso i canali a loro disposizione, ogni design o idea applicata sulle nostre monoposto. Il Dipartimento Tecnico della Fia, i commissari di gara di Australia e Malaysia e ora altri 5 giudici della Corte di Appello Internazionale hanno confermato quello che sapevamo: che le nostre vetture sono sempre state rigorosamente conformi al regolamento tecnico 2009. Questa decisione porta la vicenda alla sua conclusione, ora guardiamo avanti e continuiamo in pista quella sfida al mondiale 2009 di Formula 1, che abbiamo iniziato con grande emozione“.