Come anticipato ieri, anche la Ferrari non iscriverà le proprie monoposto al campionato di Formula 1 2010 se il regolamento imposto ad ora dalla FIA nella persona di Max Mosley non dovesse cambiare.
Il regolamento prevederebbe un tetto di spesa per ogni team pari a 45 milioni di euro, circa un decimo di quello che spende tuttora una squadra di F1, ed un’agevolazione per chi rispettasse questo budget. Infatti le squadre che si atterranno al regolamento potranno intervenire molto liberamente sull’aerodinamica della macchina, sullo sviluppo del motore ecc. Mentre per chi non dovesse stare sotto i 45 milioni lo sviluppo sarebbe molto limitato, se non addirittura quasi vietato.
Nel comunicato rilasciato dalla Ferrari dopo il CdA tenutosi ieri si intravede comunque un’apertura alla Federazione, se dovesse cambiare il regolamento la Ferrari potrebbe cambiare idea.
Luca di Montezemolo giustifica questa scelta come indispensabile e ovvia, nel rispetto dei valori sportivi e tecnici con cui la Ferrari ha sempre partecipato al mondiale di F1 dal 1950 ad oggi.
In serata è arrivata una dichiarazione rassicurante di Bernie Ecclestone, il quale si dice fiducioso che la FIA troverà un accordo con la FOTA per disputare il campionato 2010.
D’altra parte la Formula1 non sarebbe la stessa senza Ferrari, McLaren, BMW e tante altre, e questo sia Mosley che Ecclestone lo sanno bene.