Il marchio nipponico, all’interno del suo centro ricerche che si trova in quel di Sakura, sta cercando di mettere mano alle power unit che la scuderia Red Bull dovrà obbligatoriamente mantenere per tutto il triennio che va dal 2022 fino al 2024. I tecnici del colosso nipponico stanno provando a fare in modo che il motore riesca a rimanere il più competitivo possibile anche adottando il nuovo carburante bio E10, che farà il suo debutto nel campionato del mondo di F1 a partire dalla prossima stagione.
Come tutti ben sanno, la Honda sta garantendo il suo supporto alla scuderia Red Bull nella corsa verso il titolo 2021, ma è chiaro che il lavoro dei tecnici nipponici non si esaurisce certamente qui. Infatti, l’inizio particolarmente positivo della Red Bull, spinta in modo particolare dalle ottime prestazioni di Max Verstappen, hanno portato a lavorare ancora più alacremente in vista del futuro.
L’obiettivo è quello di poter raggiungere la partenza della prossima stagione avendo un motore che possa garantire comunque un ottimo grado di competitività, soprattutto in virtù del fatto che tutti gli altri costruttori proveranno in tutti i modi a realizzare un motore che dovrà necessariamente avere una durata estesa nel tempo e che potrà contare, come da nuovo regolamento, sul carburante E10.
Di cosa si tratta? Il carburante E10 non è altro che una benzina che viene realizzata con una miscela al 10% di etanolo sostenibile. Una modifica a livello di carburante che, come si può facilmente intuire, comporterà un importante adeguamento a livello di propulsori per evitare di dover condizionare in maniera negativa le prestazioni. Ed è proprio questo il settore su cui si stanno concentrando gli sforzi di Honda per dare una mano a Red Bull.
È stato proprio Christian Horner, CEO e team principal di Red Bull, che ha voluto parlarne nel corso di una recentissima intervista, sottolineando come il fatto di doversi adeguare a questo nuovo carburante sostenibile sarà una sfida per tutti i team che fanno parte del circus di Formula Uno. Detto questo, la Honda farà tutto quello che sarà nelle sue possibilità per realizzare una power unit che sia efficace e soddisfacente, dovendo poi forzatamente osservare il congelamento della stessa. Nel 2025, però, la Red Bull ha già manifestato l’intenzione di realizzare in maniera autonoma un propulsore e, proprio in ragione di tale obiettivo, sta provando a firmare Ben Hodgkinson come nuovo direttore tecnico della scuderia, complice anche la costruzione di una struttura appositamente dedicata per lo sviluppo di tale idea.