Come avevamo già avuto modo di dire, quella delle prove libere di Silverstone faceva presagire la solita storia. Hamilton con qualche problema che parte in sordina per poi imporsi beffardo su tutti i suoi avversari. Record incluso nel merito delle qualificazioni.
Il tempo fatto registrare da Hamilton è inferiore di oltre un secondo e un decimo al record che a Silverstone aveva fatto scrivere Mark Webber nel 2013. Un record che resisteva da allora. Adesso l’uomo da battere è l’anglocaraibico della Mercedes. A Silvertone ma in tutta questa stagione. La sua prova è stata perfetta e ha fatto un giro talmente veloce e pulito da emergere ancora di più in questo fine settimana denso di delusioni ed errori.
A Silverstone, nonostante i proclami sulla bontà della vettura da parte di Vettel e Raikkonen, la Ferrari è stata meno veloce delle Williams e questo piccolo gap ha relegato Vettel in terza fila. Rosberg stava per aggiudicarsi la pole ma un errore sul finale ha fatto pendere l’ago della bilancia verso il suo collega.
Q1. Alonso, che aveva rischiato di non partecipare nemmeno alle qualifiche, non ha nessuna perdita al sistema ERS: scende regolarmente in pista. Vettel e Verstappen vanno larghi in curva 9, alla Copse, e vedono il loro tempo cancellato dai commissari di corsa. Stessa cosa anche per Maldonato e Kvyat che vanno oltre la linea bianca con le quattro ruote ma riescono ad evitare di essere eliminati come Nasr, Alonso, Button, Stevens e Merhi.
Raikkonen è il più veloce.
Q2. Raikkonen trema subito dopo visto che gli viene annullato il miglior tempo. Non ha la possibilità di tentare un altro giro per la mancanza di benzina. Per fortuna non è l’unico ad avere questo problema. Raikkonen chiude quindi nono, con Perez, Grosjean, un nervosissimoVerstappen, Maldonado ed Ericsson eliminati.