Secondo quanto deciso in precedenza, dal 2013 avrebbero dovuto debuttare sulle monoposto dei nuovi propulsori 1.6 litri quattro cilindri turbo (con iniezione diretta, turbocompressore e recupero di energia), per uniformare le discipline FIA, cioè WRC (rally) e WTCC (mondiale turismo).
Ecclestone è riuscito a far annullare la decisione del Consiglio Mondiale della Federazione Internazionale, che aveva già praticamente deciso sull’adozione dei nuovi motori 1.6 turbo. Bernie Ecclestone era molto contrario a questi motori 1.6 turbo, propulsori troppo piccoli per la F1 e che non sono in grado di emettere un sound racing.
Contro la decisione di adottare motori quattro cilindri c’erano anche quasi tutte le scuderie, su tutte Ferrari e Mercedes, oltre al costruttore Cosworth. L’unica a volere i nuovi 1.6 turbo quattro cilindri era la Renault.
Ieri la Technical Commission ha deciso sulla proposta di Ecclestone di bocciare i motori quattro cilindri. La soluzione è una via di mezzo, che dovrebbe soddisfare tutti: motori V6 1.6 turbo.
La scelta è anche tecnica, perchè un quattro cilindri 1.6 non potrebbe nemmeno essere una struttura portante, non potrebbe sostenere il retrotreno, se non con l’aggiunta di telaietti di rinforzo.
Inoltre l’adozione dei nuovi motori è stata spostata al 2014 e non più al 2013 come deciso in precedenza.
Salvo ripensamenti dunque, dal 2014 l’attuale V8 2.4 aspirato lascerà spazio ad un nuovo V6 1.6 turbo.