Ecclestone è una furia, un vulcano di proposte che per quanto possano essere contestate, rappresentano le basi della rivoluzione della Formula 1. L’ultima proposta, in ordine cronologico, è quella legata al ritorno ai motori aspirati V10 già a partire dal 2016. Una proposta che sarà discussa anche nelle sedi che contano. La Formula 1 è tutto un gioco di potere e modestamente, Ecclestone, questo potere ce l’ha. Dall’alto dei suoi 84 ani, l’inglese ha modo ancora di esprimere con forza la sua idea di Circus, ha ancora la possibilità di imprimere uno sviluppo deciso alla Formula 1. Da tempo ha detto di non essere contento delle attuali power unit turbo.
Adesso, ai microfoni di Forbes avrebbe detto che per il 2016 il suo obiettivo è quello di riportare nella Formula 1 i vecchi motori aspirati. Non è una provocazione, non è una proposta eccentrica. Ecclestone, infatti, ha già consegnato il suo testo allo Strategy Group che discuterà nella riunione del 18 dicembre quello che c’è da fare ed, eventualmente, il modo con cui si può tornare sui propri passi.
Abbandonare le power unit attuali, per Ecclestone, tra l’altro, non è da considerare un passo indietro ma un modo per assecondare alcune sperimentazioni già fatte dalla Honda e dalla Mercedes che sperano di costruire un motore aspirato di circa 1000 cavalli di potenza. La proposta, detta così, sembra molto sensata.
Ecclestone ne è certo e ritiene che non ci saranno troppi ostacoli da superare per arrivare all’adozione della sua proposta anche se l’ultima parola spetta alle squadre. La FIA non si metterà di traverso perchè Todt ha già ceduto questo diritto in un accordo commerciale.