Home » Dopo la pausa estiva si tornerà a parlare di abitacoli chiusi

Dopo la pausa estiva si tornerà a parlare di abitacoli chiusi

Dopo l’incidente di Jules Bianchi si è tornato a parlare della possibilità d’inserire nella F1 gli abitacoli chiusi per le monoposto. Si sono detti favorevoli personaggi illustri come Rubens Barrichello ma ci sono stati anche personaggi come Luciano Burti che invece hanno promosso le monoposto tradizionali. 

La lunga pausa estiva della Formula 1 sarà un momento per riflettere sui temi caldi della formula 1 per esempio sulla possibilità che siano introdotti gli abitacoli chiusi. L’incidente di Jules Bianchi ha senz’altro riportato l’attenzione su questo argomento. La domanda che ci si pone è se gli abitacoli chiusi siano più o meno sicuri in caso d’incidente, se migliorino la sicurezza dei piloti, se riescano ad evitare l’incidente come quello del pilota francese.

Rubens Barrichello si è espresso sull’argomento esattamente come un altro brasiliano, Luciano Burti. Entrambi hanno militato nella Ferrari ma hanno espresso pareri discordanti.

Le parole di Burti sono perentorie

Non sono a favore di un cambiamento di questo tipo e lo dico nonostante il mio grave incidente. È difficile sostenere che nulla vada cambiato perché forse gli abitacoli chiusi avrebbero potuto salvare la vita a Bianchi e, dunque, in tal senso allora bisognerebbe essere d’accordo con chi vuole introdurre i cupolini. Ma è guardando all’aspetto meramente sportivo che sinceramente vorrei non vedere certi cambiamenti sulle monoposto. Chiaramente non sarò mai contrario a qualcosa che porterà maggiore sicurezza nel nostro sport, ma allo stesso tempo credo che la Formula 1 abbia un suo DNA e che sia insito nel concetto di monoposto che la testa del pilota debba restare visibile dall’esterno.

Barrichello sembra rispondergli sostenendo che

Il motorsport non sarà mai sicuro al 100% ma, specialmente se abbiamo un veicolo di soccorso in pista allora potrebbero esserci anche dei cupolini costruiti con qualsiasi materiale, ma credo che ci faremmo male ugualmente!Se, invece, gli incidenti avvengono nei punti dove si pensa che debbano avvenire, e cioè contro le barriere, allora la sicurezza è elevata, soprattutto sui circuiti di nuova generazione.