Il prossimo appuntamento della F1 sarà all’autodromo Jose Carlos Pace di São Paulo, praticamente uno delle piste più belle di questo mondiale. E anche se i giochi iridati sono già fatti visto che Hamilton ha vinto il titolo con qualche GP d’anticipo, ci preoccupiamo di presentare ugualmente la pista. Lo spettacolo non mancherà.
L’abbiamo visto in Messico, anche se la Mercedes ha vinto il Mondiale, Rosberg vuole ancora dare il meglio e così anche Hamilton. Fino alla fine questi due piloti cercheranno di portare a casa vittorie da record. E poi naturalmente ci sarà la battaglia nelle “retrovie” o per un posto sul podio. Ci sono in prima fila le Williams e le Ferrari ma anche la Red Bull sta facendo un’ottima prova finale.
La descrizione di questo circuito, ad ogni modo, la prendiamo in prestito dal sito Ferrari.com che spiega come in appena 4.309 metri si mescolino con sapienza stregonesca curve lente ed altre velocissime con il rettilineo finale che si presta a sorpassi grazie alla frenatona della Esse Senna.
Anche l’ultima curva prima del rettilineo è importantissima sia per tentare il sorpasso che per prendere la fondamentale velocità da tenere per tutto il rettifilo e necessaria per contrastare eventuali attacchi. A complicare ulteriormente la vita dei piloti qui di solito si gareggia con condizioni climatiche difficili, con un soffocante caldo umido che si alterna a violentissimi acquazzoni. Si gira in senso antiorario, e questo è un ulteriore stress per i piloti che subiscono sollecitazioni anomale al collo. In Brasile la Scuderia Ferrari ha vinto dieci volte, otto ad Interlagos, la prima con Niki Lauda nel 1976, l’ultima con Felipe Massa nel 2008.
La Esse di Senna
L’ingresso di questa doppia curva è spesso teatro di grandi sorpassi iniziati sulla Arquibancadas, la curva finale fare in pieno. Da qui bisogna uscire in velocità perché sulla Reta Oposta si può aprire il DRS e tentare un attacco alla curva 4.
La curva Junçao
È l’ultima frenata di Interlagos dopo la quale si accelera in pieno fino alla Esse di Senna. La curva dal 2008 è ben stampata nella mente di Felipe Massa: qui Lewis Hamilton riuscì a passare all’ultimo Timo Glock e a vincere in extremis il titolo.