Oggi si sente parlare della richiesta, quanto mai astrusa, di avere in F1 e in particolare sulla griglia di partenza che rappresenta una passerella, soltanto delle donne VIP e chic, con un tocco glam e via discorrendo. Cosa avrebbe detto di quest’ultima notizia Lella Lombardi?
Abbiamo già parlato di Ernestina Prola, la prima patentata d’Italia e vogliamo dedicarci ancora alle donne e ai motori, un binomio che non può esserci soltanto in virtù dei calendari che tutti conosciamo. A che perché il rapporto che le donne hanno con le auto sta cambiando, sono molto più pratiche e risolute, oltre al fatto che dalle statistiche emerge che guidano anche meglio degli uomini, causando meno incidenti.
Eppure la Formula 1, showbiz per eccellenza del mondo motoristico, è appannaggio degli uomini. Ecclestone interpreta la griglia come una passerella e non è che stia sempre lì a sottolineare che in F1 ci sono anche Susie Wolff e compagne.
Chissà se qualche anno fa, con Lella Lombardi in pista, avrebbe osato tanto, almeno a parole. Maria Grazia “Lella” Lombardi, è nata a Frugarolo nel 1941 ed è morta a Milano nel 1992. Era una pilota automobilistica italiana e le fonti più autorevoli ne parlano come della seconda donna a guidare una monoposto in F1.
In realtà la si dovrebbe ricordare come l’unica a giunger in zona punti e l’unica a disputare 12 gran premi: Maria Teresa de Filippis che l’aveva preceduta, ne corse soltanto 4. E non erano figlie d’arte, nessuna delle due. La Lombardi aveva il papà macellaio e produttore di salumi ma era sempre stata attratta dalla velocità. Il suo carattere grintoso l’ha premiata riservandole un posto nella storia. Potete leggere qualcosa di lei anche qui.