La formula 1 è in crisi e a pagarne le spese, spesso, sono le squadre che non hanno grossi sponsor alle spalle, che possono investire poco nel miglioramento della vettura e come un cane che si morde la coda, hanno pochi successi da vantare. Capita anche alla Caterham.
Il team principal della Caterham dice che la squadra è a rischio bancarotta, per questo ha dovuto fare un passo indietro, lasciare la dirigenza della squadra e fare in modo che questa possa terminare la stagione partecipando prima di tutto al gran premio degli Stati Uniti. La Caterham dovrebbe tornare nelle mani di Fernandes.
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La situazione di questo team di Leafield diventa sempre più complessa perchè la squadra anglomalese ha dovuto mettere in dubbio perfino la partecipazione al GP degli Stati Uniti. L’orlo della bancarotta è stato raggiunto dopo che la società che gestisce i dipendenti della squadra e la licenza per partecipare al Circus, la 1Malaysia Racing, è stata ceduta. I venditori, dopo la cessione, non hanno rispettato gli impegni e non hanno trasferito le loro azioni al compratore.
Sarà anche una vicenda dal sapore esclusivamente economico ma è gestita in maniera poco chiara e la confusione inizia ad essere eccessiva. La squadra che adesso finanza il team, infatti, non ha titoli legali per agire e gestire la società che ha acquistato. Per questo la dirigenza è costretta a fare un passo indietro. La proprietà della società è possibile che torni nelle mani di Fernandes, ma non è facile stabilire che fine farà la squadra.
Manfredi Ravetto, team principal della Caterham ha detto che gli è stato chiesto dai suoi superiori di tirarsi indietro. Tra l’altro la Caterham Sports Limites è entrata in amministrazione controllata su azione della banca malese Berhad che è una società creditrice di Fernandes e del gruppo. Il futuro è quanto mai complesso ma anche il domani è incerto. La squadra si sta comportando come se dovesse entrare in pista negli USA ma la partecipazione a quel GP non è scontata.