La F1, dopo la pausa estiva è ripartita dal GP di Spa e lo ha fatto regalando ai fan del Circus tantissime emozioni e un risultato fin troppo scontato. E se si dovesse fare soltanto la cronaca degli eventi, sarebbe sempre uguale e monotona. Meglio se ogni tanto c’è qualche polemica. Ecco il pepe aggiunto da Briatore.
A 14 km dal traguardo la ruota posteriore di Vettel è scoppiata e il campione tedesco della Ferrari si è dovuto ritirare rinunciato al terzo posto a favore di Grosjean. Un incidente che non poteva restare impunito, almeno a livello mediatico.
Questa è storia ormai, proprio come il commento a caldo di Vettel che se l’è presa con la Pirelli: incidenti di questo tipo non devono succedere e non soltanto per un podio svanito ma perché si mette a repentaglio la vita dei piloti. Pirelli ha subito ribadito che la Ferrari non ha ascoltato l’indicazione di fare 2-3 soste facendone soltanto una e rovinando il battistrada fino alla foratura ma secondo Arrivabene la strategia non si discute.
Nella polemica s’inserisce anche Briatore che è felice di questo battibecco perché finalmente si torna a parlare di uno sport che se fosse soltanto per la comunicazione dell’ordine d’arrivo, sarebbe noioso. Briatore bacchetta la Ferrari e poi stuzzica Arrivabene che per molti aspetti gli somiglia:
È semplicissimo. La Pirelli prima della gara dà l’indicazione di quanti pit stop devi fare, e tu ti devi attenere a quelle indicazioni. Le gomme sono una componente fondamentale di questo sport. Se chi le ha fabbricate ti dice che devi fare una strategia a due soste, o al massimo una a tre, vuol dire che se fai un solo pit stop lo fai a tuo rischio. Dopodiché ti può andar bene, e allora fai la figura del fenomeno. Se però ti va male, non puoi dare la colpa al costruttore. Quando ho visto che Seb faceva un pit stop solo mi sono detto che avrebbe finito la gara girando molto lentamente. Ma il team sapeva perfettamente quello che stava facendo.
Comunque se mi somiglia [riferito ad Arrivabene] dovrebbe cominciare a vincere qualche mondiale.
