Se si dovesse indicare un protagonista assoluto di Montmelò, si dovrebbe parlare soltanto del vento che nella giornata di domenica è stato “strepitoso”. Non è questo l’aggettivo che userebbero i piloti ma è soltanto per dire che le condizioni meteo possono influire sulla prestazione in pista e anche sugli incidenti.
Il vento di Montmelò potrebbe essere alla base dell’incidente che ha fatto finire Alonso in ospedale per gli accertamenti. Il pilota asturiano, adesso dimesso, non è però l’unica vittima del vento sul Circuit de Catalunya.
Carlos Sainz Junior della Toro Rosso dice che è finto a muro per il vento. Il pilota spagnolo che in mattinata aveva fatto registrare il miglior tempo, ha perso il controllo della monoposto alla curva 2 mentre faceva un long run con pneumatici P Zero Orange Hard (una mescola dura che ha poco grip e non ha consentito al pilota Toro Rosso di riguadagnare la posizione). Sainz ha spiegato ad Autosport l’incidenza del vento sulla sua vettura:
Non si trattava di un vento costante, ma di forti raffiche improvvise. È una situazione complessa da affrontare per noi piloti. La curva 3 è estremamente veloce ed è molto lunga, per cui si effettua una rotazione della monoposto di 180 gradi in un tempo estremamente breve. “L’effetto del vento non è facile da gestire per un pilota: portiamo a termine un giro in queste condizioni, e la tornata dopo non c’è nemmeno una folata a disturbarci, e possiamo continuare normalmente il lavoro in pista.
Si deve discutere anche del vento oltre che della pioggia?