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Alonso e Button e la crisi della McLaren

Questo GP del Bahrein sembra aver confermato gli equilibri della stagione automobilistica con la Ferrari e la Mercedes a contendersi il premio più ambito, la Williams a fare da terzo incomodo e poi la grande in crisi che è la McLaren. Complice l’incidente di Alonso ma mancano la vettura e la squadra. 

Alonso è riuscito finalmente e far sentire l’odore della zona punti alla sua Mp4-30 arrivando 11esimo in Bahrein. Questo non vuol dire che la sua vettura stia bene, anzi. La McLaren attraversa un momento ingegneristico delicato di cui fa le spese Button che per il quarto problema tecnico in tre giorni, non partecipa alla gara. Il podio è lontano e distanti sono i fasti di un tempo. Dice l’asturiano:

Un mix di sensazioni per noi in questo week end. Io sono felice di essere entrato nella Q2 e aver sfiorato i punti, ciò significa che stiamo procedendo nella giusta direzione, ma l’affidabilità resta un problema vedendo come è andata a Jenson. Ora abbiamo tre settimane di pausa che per noi saranno molto importanti, dovremo sistemare tantissime cose che ora non funzionano perfettamente. In Spagna arriveranno degli aggiornamenti molto importanti, poi andremo a Monaco, che è un circuito dove il motore conta molto meno. Nelle prossime gare qundi dovremo essere assolutamente nella Q3 e raccogliere punti regolarmente.

Stavolta non ha da ridire sugli avversari. Button è più rammaricato quando capisce dal paddock che il problema della vettura non si risolve in fretta:

All’ultima accensione del motore abbiamo capito che c’era un problema al sistema di recupero dell’energia. La Honda ci ha chiesto di non correre per evitare ulteriori problemi e noi abbiamo accettato la loro scelta.