La Formula 1 durante la settimana ruota attorno alle dichiarazioni dei piloti che sperano di essere in forma, che dicono di essere in forma, che sono pronti a darsi battaglia dentro e fuori la pista. Poi arriva il fine settimana e tutto diventa palese. Guardiamo per esempio Vettel e le Ferrari in generale.
Chiudono in quarta e quinta posizione le Ferrari nell’inaugurale turno di prove libere del gran Premio di Singapore, tredicesimo atto del Mondiale di Formula 1 in scena sul circuito cittadino di Marina Bay. A dominare la prova, iniziata con la luce del giorno e conclusa sotto la luce degli oltre 1.600 proiettori disseminati lungo il tracciato, la coppia formata da Nico Rosberg (1.47.995) e Lewis Hamilton (1.48.314) su Mercedes, seguita da Daniel Ricciardo su Red Bull (1.48.331). Prima delle due SF15-T sul foglio dei tempi quella di Sebastian Vettel in 1.48.494, davanti al compagno di squadra Kimi Raikkonen in 1.48.785.
Questo è quanto riportato sinteticamente da Ferrari.com ma Vettel aveva anche detto di essere pronto a lottare. La sua dichiarazione faceva pensare che sarebbe successo qualcosa di più convincente:
“Vogliamo attaccare al massimo – ha detto il tedesco nel giovedì che precede il fine settimana di gara – dobbiamo tentare con tutto quello che abbiamo. Ovviamente Nico (Rosberg; n.d.r.) in classifica è più vicino rispetto a Hamilton, ma finché abbiamo delle possibilità dobbiamo tentare e fare il massimo di quello che possiamo. Col massimo del realismo bisogna però dire che Lewis è in una buona posizione”.
Ma la vera sorpresa di queste prove libere è Raikkonen che spera di mettere nella sua teca personale almeno un buon risultato che lo riporti ai vertici del gradimento dei fan della Rossa.