Le gomme, gli pneumatici usati dagli automobilisti sui circuiti, sono croce e delizia delle scuderie che nel progettare le nuove monoposto e nel mettere a punto il motore, devono comunque tenere conto anche degli pneumatici Pirelli. E sulle gomme è caduto anche Massa.
La Williams è la terza forza del campionato di Formula 1 e dopo Mercedes e Ferrari e proprio a lei che tocca la medaglia di bronzo. Dopo un avvio in sordina i piloti hanno però iniziato a farsi valere, a rompere le uova nel paniere degli attaccanti di giornata. Nell’ultimo GP in Brasile, tanto per dirne una, Massa che correva anche in casa è arrivato ottavo. Peccato che per lui sia arrivata la squalifica e la scuderia abbia deciso di non fare ricorso.
Cosa è successo? Aveva le gomme troppo calde, ad una temperatura superiore a quella consentita ai blocchi di partenza. Anche se le rilevazioni avevano dato esiti differenti alla scuderia e ai commissari, la Williams ha deciso di non fare ricorso. Ecco quello che è successo nel dettaglio.
La Fia ha deciso di escludere Felipe Massa dalla graduatoria del GP del Brasile dove il pilota figurava in ottava posizione. La squalifica si è legata ad una serie di irregolarità riscontrate al momento della partenza. In particolare i commissari della FIA, con la loro pistola ad infrarossi hanno misurato la temperatura delle gomme della Williams di massa notando che quella della gomma posteriore destra era di 27 gradi oltre il limite consentito. La Williams che inizialmente pensava di fare ricorso poiché aveva ottenuto misurazioni differenti – 107° invece dei 137° della FIA – ha desistito e nelle 96 ore dopo il gran premio, non ha agito in alcun modo. In fondo non c’è alcuna differenza nella classifica costruttori.