L’andamento di Fiat, dunque, è decisamente in controtendenza, soprattutto in considerazione del fatto che lo stesso Lingotto ha confermato che l’andamento negativo, nonostante si attenuerà nel corso dei prossimi mesi per via del progressivo venir meno dell’effetto “post incentivi”, cesserà non prima della primavera.
Ma probabilmente a spingere in alto le contrattazioni è soprattutto l’andamento delle vendite al di fuori dell’Europa e la tranquillità che traspare dalle parole dei vertici del Lingotto. Nonostante le premesse non sia buone, infatti, Fiat ha confermato un miglioramento del target di fine esercizio, certa di riuscire a continuare a fare utili, anche se non si riesce a capire come visto che a breve non è prevista l’uscita di nuovi modelli.
L’ipotesi più accreditata è che, in attesa di un miglioramento della situazione in Italia e in Europa, Fiat decida di puntare sul mercato brasiliano e sulle potenzialità di Chrysler.
L’ottimismo però non arriva solo dai vertici Fiat ma anche dagli stessi analisti. UBS, infatti, poche ore fa ha alzato la raccomandazione sul titolo del Lingotto portandola a “buy” da “neutral”, spiegando che a suo avviso l’andamento dell’attività della casa automobilistica italiana sorprenderà tutti con una generazione di cassa in eccesso derivante dal capitale circolante, anche se ciò avverrà solo quando il ciclo macro-economico subirà un cambiamento.