La società torinese, che ha reso noto la scelta con un comunicato, ha voluto sottolineare che questa decisione coinvolge circa 30.000 dipendenti, ed è stata una scelta obbligata vista la scarsa domanda di auto in questo inizio di 2010. A fermarsi saranno gli stabilimenti di Mirafiori, Termini Imerese, Sevel, Sata – Melfi, Cassino e Pomigliano.
Addirittura viene usato il termine “assoluta” mancanza di ordini, per evidenziare ancora meglio quale sia la situazione odierna. Evidentemente il mercato auto italiano, ma non solo, è stato drogato dagli incentivi nel 2009, e se quest’anno non dovessero essere confermati in alcuna maniera, si prospettano brutti periodi per il settore.
Gli ordini ricevuti dal gruppo del Lingotto nel mese di gennaio 2010 sono ancora inferiori a quelli dello stesso mese del 2009, che fu l’anno peggiore per la crisi del settore auto.
Secondo gli esperti non è però la mancanza di incentivi a frenare gli italiani dall’acquisto della nuova auto, bensì la possibilità che di qui a breve vengano lanciate nuove promozioni sull’acquisto di un’auto nuova, ed il tutto ovviamente lascia in stand-by chi è intenzionato a comprare un’auto.
Sembra logico che chi vuole comprare un’auto nuova, in questo momento aspetti di sapere qualcosa di più sugli incentivi del nuovo anno.