Todt, infatti, era entrato a far parte della casa di Maranello nel 1993, dapprima come direttore della Gestione sportiva, poi come amministratore delegato e, infine, come consigliere di amministrazione. Durante questi ultimi 15 anni, già ribattezzati come “l’era Jean Todt”, la Ferrari è riuscita a portare a casa ben 6 titoli mondiali piloti, 7 titoli mondiali costruttori e 98 Gran Premi, risultati che, senza dubbio, fanno già rimpiangere la sua assenza.
Commoventi ma assolutamente veritiere le parole di Montezemolo che ha affermato: “Jean Todt è stato un protagonista fondamentale della storia della Ferrari negli ultimi 15 anni. Capacità e passione hanno caratterizzato il suo lavoro e gli hanno fatto guadagnare la stima e l’affetto mio personale, di tutta l’azienda e degli appassionati del Cavallino Rampante. Tutti questi anni passati insieme, le vittorie ma anche i momenti difficili hanno creato un legame tra Jean Todt e la Ferrari che resterà per sempre“.
In Ferrari, e non solo, hanno tutti una buona parola per lui. Alcuni raccontano che per quindici anni ha sempre portato il tesserino di riconoscimento sulla giacca, perchè sosteneva che non poteva pretendere che i suoi collaboratori facessero lo stesso se lui non dava il buon esempio. Altri, invece, sostengono che se hai torto è la peggior persona con cui avere a che fare ma se poi si accorge che hai ragione, è capace di chiamarti di notte per chiedere scusa.
Sono in molti quelli che faticano a vederlo nella sua Parigi con le mani in mano. Si parla, infatti, di una più che probabile poltrona nella Fia.
La Ferrari ha rappresentato sicuramente un periodo importante della sua vita ma non rappresenta assolutamente tutto il suo mondo. Todt, infatti, è padre di Nicolas, il manager di Felipe Massa, ed è da tempo legato alla sua compagna Michelle Yeoh, l’attrice famosa soprattutto per aver interpretato il ruolo da protagonista nel film “Memorie di una gheisha”.
In Francia, inoltre, Jean Todt è stato insignito della Legion d’onore mentre San Marino l’ha nominato presidente onorario della Federazione automobilistica. Ma nella sua vita c’è spazio anche per solidarietà e beneficenza poichè è uno dei principali finanziatori del centro parigino per la cura del midollo osseo che fa capo al professor Gerard Saillant.
Prenderà il posto di Jean Todt Amedeo Felisa, uomo di fiducia di Montezemolo e fino ad oggi Direttore Generale Ferrari.