Trabante Trabante è il nome di un grandioso progetto, quello di un’avventura in Trabant nell’Europa dell’ex blocco comunista. Un’avventura che porta il nome di Gerolamo Fancellu, un attore sardo in viaggio verso Sofia dove reciterà nello spettacolo Cinderellas Ltd e Marvyn, un veneto che in Trabant vorrebbe andare in Madagascar.
Trabante Trabante è un’avventura umana fatta a bordo di un’auto, la Trabant simbolo della Germania dell’Est, un’auto per avventurieri nostalgici e un po’ pazzi. Noi abbiamo intervistato Gerolamo e Marvyn per i lettori di Motorilive, due ragazzi che hanno anche dato un nome a questa intervista: I bei (due) tempi andati!
Se doveste completare la frase “La Trabant e l’auto migliore per…”
…per viaggiare a misura d’uomo.
Ma perché proprio in Trabant? Non sarà un po’ troppo in voga per i viaggi sulle auto d’epoca?
In principio fu la Trabant. Poi, il viaggio. Viaggiare in Trabant non è solo viaggiare in un’auto d’epoca o solo vecchia: va ben al di là di una semplice passione per auto in via d’estinzione. È l’abbracciare una filosofia di vita che rifiuta in toto il consumismo, lo stress, la competizione, l’arrivare ad ogni costo ad una meta a scapito del percorso da affrontare.
Non crediamo che sia un mezzo inflazionato (gli U2 nel 1992 lo eressero a simbolo del loro tour mondiale !!) ma certamente uno che, in seguito al 25mo anniversario della caduta del muro, ha avuto un impennata di consensi dovuto a ciò che ha rappresentato.
Come vi siete preparati e come avete preparato The Pequod per il tour?
Anzitutto con la tabella per calcolare le proporzioni della miscela: la bibbia di ogni trabantista. Il Trabi si nutre infatti di benzina e olio come tutti i due tempi. In seguito, dopo una revisione dal meccanico abbiamo calcolato quali fossero gli ipotetici ostacoli da affrontare attraversando zone geografiche così varie e a volte ostiche. Pneumatici invernali, catene, candele e luci di scorta, un’autoradio casereccia e un accendisigari per ricaricare le batterie della telecamera sono alcuni degli oggetti di cui ci siamo muniti. Prima di entrare in Serbia c’é stato addirittura raccomandato di procacciarci un sacco per cadaveri, a quanto pare indispensabile…ma che non abbiamo ovviamente trovato.
Ma la Trabant è affidabile per un viaggio così lungo? È comoda?
…ti diremo di piú, che con tutto il nostro stupore si sta rivelando non solo una macchina affidabile ma, cosa ancora piú sorprendente, molto comoda sui lunghi tragitti.
Non possiamo nasconderti quale fosse la nostra diffidenza iniziale nell’affrontare un viaggio di 5000 o 6000 km a bordo di una 600 a due tempi: eppure dopo i primi 2500 abbiamo solo voglia di spingerla ancora più a fondo.
L’ultima domanda è un po’ romantica: cosa vi aspettate di portare a casa da questo viaggio?
Io, mi aspetto un’esperienza umana unica da ogni lato. La gente fa a gara per ospitarci, per raccontarci le loro storie. Non è raro che durante qualcuno si sciolga in lacrime.
Marvyn si aspetta un carburatore nuovo.