I motociclisti in Italia devono pagare lo stesso pedaggio autostradale che sborsa un’automobile, nonostante l’evidente differenza tra i due tipi di trasporto. Solo per quel che riguarda l’usura del manto stradale ad esempio chiaramente quelli ha quattro ruote incidono molto di più. Naturalmente succede solo in Italia, e la Federazione europea dei motociclisti mostra i dati in suo possesso: in Gran Bretagna, Norvegia, Danimarca e Repubblica Ceca non è applicato nessun pedaggio alle moto, mentre in Francia, Austria, Grecia e Turchia il risparmio è tra il 30% e il 50% rispetto all’auto. In Germania e Olanda si pagano solo dei tratti particolari come gallerie e ponti.
È nuovamente l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori (ANCMA) sempre tramite il suo presidente Corrado Capelli a lamentarsi di nuovo per questa ingiustizia: “Da tempo chiediamo che le tariffe di auto e moto vengano diversificate. Mettere sullo stesso piano veicoli che contribuiscono in modo ben diverso ai costi sostenuti dai gestori per la manutenzione della rete è iniquo. Le moto occupano molto meno spazio anche nelle aree di sosta, ma nessun servizio dedicato è previsto”
►Immatricolazioni moto marzo 2013
► Patenti moto bloccate
Il presidente si riferisce a parcheggi con aggancio di sicurezza, ai portacaschi con chiave, e a tutte le altre agevolazioni presenti nei paesi europei. Ci sono alcune tariffe differenziate, come sulla A8 e A9 con uno sconto del 70% alle autovetture con almeno quattro passeggeri, ma nulla è previsto per i motocicli. Capelli non ha mancato anche di ricordare quelli che sono gli altri grandi problemi del settore, che a marzo a dimezzato le vendite, come gli elevatissimi costi assicurativi.